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Imamoglu, l'ultimo oppositore di Erdogan in carcere

Imamoglu, l'ultimo oppositore di Erdogan in carcere

Dal curdo Demirtas al filantropo Osman Kavala, anche giornalisti

ISTANBUL, 19 marzo 2025, 16:31

di Filippo Cicciù

ANSACheck
Imamoglu, l 'ultimo oppositore di Erdogan in carcere © ANSA/EPA

Imamoglu, l 'ultimo oppositore di Erdogan in carcere © ANSA/EPA

Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul arrestato per terrorismo, è l'ultimo nome di una lunga lista di oppositori del presidente Recep Tayyip Erdogan che sono stati arrestati durante gli oltre vent'anni al potere del Sultano turco.

Scrittori e giornalisti dissidenti, come anche politici di opposizione, hanno iniziato ad essere arrestati soprattutto in seguito alle proteste contro il governo di Erdogan scoppiate nel parco Gezi di Istanbul nel 2013 e durate per mesi, espandendosi anche in moltissime altre città turche, che portarono alla detenzione di migliaia di persone mentre 11 morirono durante gli scontri con le forze dell'ordine.

Tra i più noti oppositori arrestati c'è il giornalista Can Dundar, che finì in carcere nel 2015 dopo avere firmato un'inchiesta, per il quotidiano Cumhuriyet che all'epoca dirigeva, sul trasferimento di armi da parte dei servizi segreti turchi a combattenti islamisti in Siria. Scarcerato dopo tre mesi in seguito a una decisione della Corte Costituzionale, Dundar fu al centro di un tentato omicidio quando un uomo cercò di sparargli mentre usciva dal tribunale dopo un'udienza. Attualmente il giornalista vive in Germania dopo essersi trasferito nel 2016 in un esilio volontario mentre in patria è stato condannato in contumacia a oltre 27 anni di carcere per spionaggio e favoreggiamento del terrorismo.

 Le operazioni di polizia dopo il tentato colpo di Stato contro Erdogan del 15 luglio 2016 portarono all'arresto di oltre 15mila persone, e al licenziamento di decine di migliaia, tutti accusati di essere parte della rete golpista mentre i partiti di opposizione denunciarono gli arresti e le sospensioni come purghe contro le voci dissidenti in Turchia. Prima dell'arresto di Imamoglu, il più noto politico turco di opposizione a finire in carcere è stato Selahattin Demirtas, leader del partito filo-curdo nel Parlamento di Turchia che aveva raccolto attorno a sé un grande seguito ma fu arrestato nel 2016 per propaganda terroristica ed è stato condannato ad oltre 40 anni di carcere, nonostante varie sentenze della Corte europea dei Diritti umani (Cedu) che ne hanno chiesto ripetutamente il rilascio. Come nel caso di Demirtas, Ankara non ha messo in pratica le decisioni della Cedu che chiedevano il rilascio anche di un altro oppositore molto conosciuto, il filantropo Osman Kavala, arrestato nel 2017 e condannato all'ergastolo nel 2022 per avere avuto un ruolo di primo piano nelle proteste anti governative di Gezi Park.

Negli ultimi anni sono finiti in carcere in Turchia anche intellettuali della sinistra liberale che avevano sostenuto Erdogan nei suoi primi anni al governo quando aveva avviato il processo di adesione di Ankara all'Unione europea. Tra loro, Ahmet Altan, scrittore di fama internazionale e molto noto in Turchia, arrestato nel 2016 in relazione al tentato golpe e fino al 2021 al centro di un calvario giudiziario che lo ha visto entrare e uscire di prigione per almeno tre volte. Gli arresti di giornalisti, intellettuali e politici sono stati una costante anche negli ultimi anni. A fine gennaio è stato messo in custodia, con l'accusa di insulto al presidente turco, Umit Ozdag, noto leader di un piccolo partito di opposizione mentre pochi giorni dopo anche l'imprenditrice dello spettacolo Ayse Barim è finita in carcere con l'accusa di avere avuto un ruolo nelle proteste anti governative del 2013. 
   

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