L'ex dittatore guineano Moussa
Dadis Camara, condannato a 20 anni di carcere per il suo ruolo
nel massacro del 2009, è stato graziato per "motivi di salute"
dal capo della giunta della Guinea, secondo un decreto letto
ieri sera dalla televisione nazionale del Paese africano.
"Su proposta del ministro della Giustizia viene concessa la
grazia presidenziale a Moussa Dadis Camara per motivi di
salute", si legge nel decreto letto dal generale Amara Camara,
portavoce presidenziale.
Dopo uno storico processo durato quasi due anni, nell'agosto
2024 Moussa Dadis Camara è stato condannato a 20 anni di carcere
per crimini contro l'umanità per il suo ruolo nel massacro del
28 settembre 2009 in Guinea. Quel giorno almeno 156 persone
furono uccise da colpi di arma da fuoco, accoltellamenti,
machete o baionette, e centinaia di altre rimasero ferite
durante la repressione di una manifestazione dell'opposizione in
uno stadio di Conakry e dintorni, secondo un rapporto di una
commissione d'inchiesta internazionale incaricata dall'Onu.
Almeno 109 donne sono state violentate. Gli abusi, le cui cifre
effettive sono probabilmente più alte, continuarono per diversi
giorni contro le prigioniere e i detenuti, che vennero
torturati, in quello che è considerato uno degli episodi più
oscuri della storia contemporanea della Guinea. Insieme all'ex
dittatore Camara (2008-2010), altre sette persone sono state
condannate fino all'ergastolo per la loro responsabilità in
questo massacro.
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