"La violente piogge che nel fine
settimana hanno causato nuovi allagamenti nelle regioni di
Mandalay e Sagaing - epicentro del recente terremoto in Myanmar
- stanno aumentando il rischio di epidemie per centinaia di
migliaia di sfollati che hanno trovato riparo in campi profughi
temporanei, privi di acqua pulita e servizi igienici adeguati".
E' l'allarme lanciato da Oxfam, di fronte al peggioramento negli
ultimi giorni di una situazione umanitaria già disastrosa.
"La distruzione di strade e ponti, sommati all'interruzione
delle telecomunicazioni, avevano già rallentato le operazioni
di soccorso nelle zone colpite dal sisma e adesso la situazione
rischia di peggiorare ulteriormente", spiega Paolo Pezzati,
portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. In questo
momento, dice Oxfam, sono circa 17 milioni le persone colpite
dall'emergenza, che vivono in 57 dei 330 comuni del Paese,
secondo le stime delle Nazioni Unite, mntre il bilancio delle
vittime è arrivato a 3.400, con migliaia di feriti: dati che
drammaticamente continuano a salire."
Il team di Oxfam, si legge, "è stato tra i primi a
raggiungere le aree più colpite dal sisma per soccorrere gli
sfollati attraverso la distribuzione di acqua pulita, kit
igienico- sanitari, coperte, zanzariere e altri beni di prima
necessità, con l'obiettivo di salvare più vite possibile e
prevenire la diffusione di epidemie, dovute all'uso di acqua
sporca e contaminata", dice il comunicato dell'Ong basata nel
Regno Unito.
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