Il relatore delle Nazioni
Unite per la promozione della verità, giustizia, riparazione e
garanzie di non ripetizione, Bernard Duhaime, ha concluso una
visita di una settimana in Brasile. L'inviato speciale dell'Onu
preparerà un rapporto su come lo Stato brasiliano sta
affrontando i crimini commessi durante l'ultima dittatura (dal
1964 al 1985) che sarà presentato a settembre al Consiglio dei
diritti umani delle Nazioni Unite, rende noto Agência Brasil.
In un'intervista con la stampa locale, oggi a Rio de Janeiro,
Duhaime ha evidenziato alcuni punti che suscitano
preoccupazione, sottolineando tra questi la decisione della
Corte suprema verdeoro di considerare che le violazioni dei
diritti umani commesse da agenti dello Stato fossero passibili
di amnistia e che "ha aperto le porte all'impunità".
"Ci sono vari problemi riguardo alla compatibilità della
Legge di amnistia con la legislazione internazionale sui diritti
umani. Quindi penso che nel 2025 sarebbe importante rivedere
questa questione per garantire che la legge sia conforme alla
legge internazionale sui diritti umani", ha aggiunto Duhaime.
Per il relatore Onu "l'assenza di conseguenze legali per
abusi passati ha rafforzato una cultura di impunità e ha
stabilito condizioni per la ripetizione, permettendo alla
retorica e alla pratica autoritaria di riemergere nel discorso
politico come evidenziato nel gennaio del 2023 da una presunta
tentata insurrezione".
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