Potrebbe essere il leader
nordcoreano Kim Jong-un il vero colpo a sorpresa di Vladimir
Putin per i solenni festeggiamenti del Giorno della Vittoria del
9 maggio? L'ipotesi è ora ritenuta dalla comunità diplomatica
straniera a Pechino non più come una "suggestione", ma
"possibile" alla luce della prima conferma e dei ringraziamenti
pubblici espressi la scorsa settimana da Putin verso le truppe
inviate da Kim a sostegno della guerra della Russia all'Ucraina.
Mosca ha più volte ricordato l'invito esteso dal capo del
Cremlino al leader nordcoreano a recarsi in Russia, alimentando
le speculazioni sulla sua possibile visita per il Giorno della
Vittoria che celebra la sconfitta della Germania nazista della
Seconda guerra mondiale. Secondo l'agenzia di stampa russa Tass,
il vice ministro degli Esteri russo Andrey Rudenko ha detto a
fine marzo che i preparativi per la prevista visita di Kim in
Russia erano già in corso e che aveva discusso la questione
durante il suo viaggio in Corea del Nord all'inizio dello stesso
mese.
Se dovesse andare in porto, sulla Piazza Rossa potrebbero
apparire insieme Putin, il presidente cinese Xi Jinping e Kim,
in un'inedito formato di partner anti-Usa e Occidente. La vera
resistenza a tale scenario, hanno osservato più fonti
diplomatiche interpellate dall'ANSA, è legata alla disponibilità
del leader cinese ad apparire in pubblico a Mosca con la
controparte nordcoreana. "Nell'ambito degli sforzi di Xi per
riallacciare i legami con Bruxelles e nel mezzo delle forti
tensioni commerciali sino-americane, la presenza sulla Piazza
Rossa del presidente cinese con Putin e Kim potrebbe forse non
essere priva di conseguenze", hanno notato in sintesi diverse
fonti.
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