Un'ordinanza dell'Alta Corte di
Pretoria vieta da oggi, e per un minimo di 10 anni, la pesca
commerciale al largo di sei colonie di riproduzione dei pinguini
africani che rischiano l'estinzione anche a causa
dell'esaurimento della catena alimentare.
La decisione rende le acque intorno alle colonie riproduttive
chiave off limits alla pesca commerciale di sardine e acciughe.
Tra queste c'è Robben Island, a circa 10 chilometri al largo di
Città del Capo, famosa come prigione di Nelson Mandela per 18
anni fino al 1982.
"Questa ordinanza del tribunale è una vittoria storica nella
battaglia in corso per salvare il pinguino africano, gravemente
minacciato e a rischio di estinzione", ha fatto sapere BirdLife
South Africa, uno dei gruppi che aveva chiesto la protezione.
L'Unione internazionale per la conservazione della natura ha
classificato il pinguino africano in pericolo critico di
estinzione nell'ottobre 2024. Secondo i dati, il 97% della
popolazione del piccolo pinguino africano è scomparso e, al
ritmo attuale di diminuzione della popolazione, l'uccello
potrebbe estinguersi in natura entro il 2035.
La diminuzione del numero di esemplari è dovuta a una
combinazione di fattori, tra cui inquinamento e fuoriuscite di
petrolio dalle numerose navi di passaggio nella zona, ma la
minaccia maggiore è legata alla loro alimentazione, dicono i
conservazionisti. Quando i pinguini non mangiano abbastanza,
preferibilmente sardine o acciughe, tendono ad abbandonare la
riproduzione.
Secondo BirdLife South Africa, nel 2018 c'erano più di 15.100
coppie riproduttive, nel 2023 il numero era scese a circa
8.750. La sentenza di oggi concede al ministro dell'Ambiente due
settimane per mettere in atto le restrizioni di pesca nei sei
siti di riproduzione.
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