La vittoria di Lula al
ballottaggio delle elezioni presidenziali in Brasile apre i siti
web dei principali giornali del mondo. Dall'Economist al New
York Times, si parla di una storica tornata elettorale e si
sottolinea "il silenzio" dell'attuale presidente sconfitto al
secondo turno, Jair Bolsonaro, che non ha ancora concesso la
vittoria al candidato di sinistra del Partito dei Lavoratori
(Pt).
Il voto in Brasile apre l'edizione online dell'Economist, che
evidenzia come nelle "elezioni più avvincenti della storia
recente del Paese, Lula ha vinto con il margine più stretto dal
ritorno del Brasile alle elezioni democratiche nel 1989",
segnalando che "è la prima volta che un presidente in carica non
riesce ad essere rieletto". La domanda è se "lo sconfitto Jair
Bolsonaro accetterà il risultato", dopo che "ha detto spesso che
non avrebbe accettato altro risultato se non la vittoria".
Il Guardian apre con la vittoria di Lula sottolineando come
"Bolsonaro rimane in silenzio dopo la sconfitta elettorale"
mentre "gli alleati chiave accettano il risultato", tra i quali
il telepredicatore Silas Malafaia, che ha twittato come "la
volontà sovrana del popolo si è affermata". Anche l'ex ministro
di Bolsonaro e neoeletto governatore di San Paolo, Tarcísio de
Freitas, ha riconosciuto la vittoria di Lula, dicendo ai
giornalisti che "il risultato elettorale è sovrano".
Anche il New York Times parla delle elezioni brasiliane
sottolineando come "dopo la sconfitta, Bolsonaro è silente e il
Brasile teme tumulti", spiegando che dopo oltre 12 ore il
presidente in carica "non ha ancora riconosciuto la sconfitta
elettorale dopo mesi di avvertimenti, senza prove, che gli
oppositori avrebbero truccato il voto". Un silenzio che "sta
diventando sempre più preoccupante".
Il Financial Times sottolinea "lo storico ritorno" di Lula,
che ha vinto dopo "una campagna amaramente divisiva". "Le
profonde divisioni e le finanze tese del Brasile pongono sfide
immense a Lula", è il commento di Michael Stott, caporedattore
per l'America Latina del giornale britannico, che propone anche
un articolo di approfondimento su come il ritorno di Lula sia
"l'ultimo trionfo di una vita spesa a combattere le avversità".
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