La Procura generale del Venezuela
ha avviato un'inchiesta penale in relazione ai fatti avvenuti
nel territorio di quello che Caracas definisce "lo stato della
Guayana Esequiba", in cui un gruppo di persone è rimasto ferito
a causa dell'azione delle forze di sicurezza dello stato della
Guyana, ha informato poco fa il procuratore generale
venezuelano, Tarek William Saab.
Lo ha fatto attraverso un comunicato sottolineando che "la
Guiana Esequiba è parte integrante del territorio della
Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Procura generale ha
giurisdizione per conoscere i fatti punibili che vi si
commettono, come previsto dall'articolo 16 della Legge Organica
per la Difesa della Guiana Esequiba", riportato dal sito Versión
Final.
Poco prima, il ministro degli Esteri del governo di
Nicolás Maduro, aveva accusato la Guyana di simulare un attacco
sotto falsa bandiera, precisando in un comunicato che il
Venezuela "rigetta categoricamente il vile montaggio promosso
dal Governo della Guyana che intende diffondere una falsa
narrativa ostile e malevola su un presunto attacco contro le
truppe guyanesi".
Ieri sei soldati delle Forze Armate della Repubblica della
Guyana erano rimasti feriti - due dei quali in modo grave -
durante un aggressione a colpi d'arma da fuoco al confine con il
Venezuela secondo quanto riferito dal capo dell'esercito di
Georgetown, Omar Khan, che aveva precisato che l'aggressione era
diretta contro una pattuglia che stava navigando il fiume
Cuyuni, confine naturale tra i due paesi sudamericani, e che
l'attacco proveniva dal lato venezuelano della frontiera.
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