I familiari di Melvin Yamarte,
Andy Perozo e Francisco García Casique, tre dei 228 venezuelani
espulsi dagli Stati Uniti a El Salvador e da domenica 16 marzo
reclusi nel Centro di Contenimento del Terrorismo, il carcere di
massima sicurezza Cecot, denunciano che i tre sono stati
ingiustamente accusati di appartenere al Tren de Aragua, il
gruppo criminale transnazionale nato in Venezuela nel 2014 e
dichiarato "organizzazione terroristica" dagli Usa il mese
scorso. Lo riporta il sito del quotidiano venezuelano El
Nacional.
Da Maracaibo, nello Stato venezuelano di Zulia, Jair Valera,
cugino di Melvin Yamarte, ha denunciato che "lui si è consegnato
volontariamente agli Stati Uniti perché aveva fame, non aveva
lavoro e quello che hanno fatto è stato deportarlo in El
Salvador", chiedendo al presidente salvadoregno Nayib Bukele,
"che indaghi bene i casi, non tutti appartengono al Tren de
Aragua, non mio cugino".
Mirelys Casique López, la madre di Francisco García Casique,
ha assicurato che suo figlio "è un barbiere, non un
delinquente", denunciando di essere stato associato al Tren de
Aragua solo per i suoi tatuaggi. "Come possono sostenere che è
membro del Tren de Aragua o un gangster solo per alcuni
tatuaggi?".
La madre di Andy Perozo assicura che suo figlio era emigrato
solo per un futuro migliore: "Quello che hanno fatto con loro è
stato ingannarli. Possono indagare tutto ciò che vogliono ma
sono ragazzi onesti".
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