In un messaggio diffuso da tutte le
televisioni del Perù, la presidente del paese sudamericano, Dina
Boluarte, ha annunciato la convocazione delle prossime elezioni
generali per il 12 aprile del prossimo anno.
Per la prima volta dopo 32 anni, oltre a scegliere chi
guiderà il paese sino al 2031, i peruviani tornano al sistema
del Parlamento bicamerale, eleggendo 60 senatori e 130 deputati.
"Noi peruviani abbiamo un appuntamento con la storia e
eleggeremo le autorità in elezioni pulite, trasparenti e
ordinate", ha detto Boluarte enfatizzando che il suo governo si
impegna a mantenere l'imparzialità affinché "i risultati
riflettano la volontà popolare, espressa alle urne".
La presidente ha assicurato che garantirà che "la
Giurisdizione elettorale, la Jne, l'Ufficio dei processi di
voto, l'Onpe ed il Registro di Identificazione peruviano, il
Reniec, dispongano delle risorse necessarie" affinché i
risultati siano ineccepibili.
"Vogliamo una campagna elettorale basata su proposte che
garantiscano la crescita, la giustizia sociale e lo sviluppo
così come la continuità delle opere affinché il Perù non si
paralizzi", ha aggiunto, auspicando "che le elezioni pongano
fine al periodo di instabilità che hanno portato il Perù ad
avere sei presidenti negli ultimi anni", riferendosi a Pedro
Castillo (2021-2022), Francisco Sagasti (2020-2021), Manuel
Merino (dal 10 al 15 novembre 2020), Martín Vizcarra (2018-2020)
e Pedro Pablo Kuczynski (2016-2018).
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