Il governo del Brasile ha
destinato 23 milioni di euro (150 milioni di real) provenienti
dal Fondo Amazzonia a un progetto di ripristino ecologico della
vegetazione nelle riserve indigene, minacciata dalla
deforestazione. Si tratta del più grande piano di recupero
ambientale della storia del Paese nella regione amazzonica nel
cosiddetto 'Arco di Restauro', territorio a rischio
disboscamento che va dallo stato di Maranhão a quello di Acre.
L'iniziativa si propone di recuperare 6 milioni di ettari di
foresta pluviale entro il 2030, ripristinando specie autoctone e
sistemi agro-forestali anche destinati alla produzione agricola
sostenibile.
Il bando pubblicato dalla Banda nazionale di sviluppo
economico e sociale (Bndes) - che gestisce il Fondo Amazzonia -
prevede la selezione di 90 progetti che si occuperanno del
recupero di aree di estensione compresa tra 50 e 200 ettari, con
stanziamenti compresi tra 230 mila e 1,3 milioni di euro(1,5
milioni e 9 milioni di real). La partecipazione delle
popolazioni originarie locali è obbligatoria. I progetti devono
essere in linea con la Politica nazionale di gestione
territoriale e ambientale delle riserve e devono rispettare le
normative della Fondazione nazionale per i popoli indigeni
(Funai).
Dalla creazione del Fondo Amazzonia nel 2008 - per ricevere
donazioni da Paesi esteri con cui finanziare progetti di
controllo del disboscamento e controllo dell'ecosistema - sono
stati destinati al territorio già 71,5 milioni di euro (467
milioni di real). Al momento il Fondo conta con 8 Paesi
donatori.
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