Il presidente panamense José Raúl
Mulino ha difeso il memorandum d'intesa firmato con gli Stati
Uniti, in risposta alle critiche sollevate dopo la visita del
segretario alla Difesa americano, Pete Hegseth.
Intervenuto al programma di informazione Telemetro Reporta,
Mulino ha affermato che si tratta di un accordo amministrativo
su questioni di sicurezza che non compromette la sovranità o il
territorio panamense.
"Sono stato molto attento e ho detto ai ministri della Sicurezza
e degli Esteri di evitare comunicazioni formali tra governi e
firmare piuttosto intese amministrative", ha affermato il
presidente, spiegando che il documento è stato siglato dalle
agenzie di difesa di entrambi i Paesi.
Il capo dello Stato ha aggiunto che l'accordo attuale mira a
migliorare la formazione delle unità di polizia per far fronte a
minacce più complesse e tecnologiche. "Le nostre unità di
polizia devono essere meglio addestrate", ha detto. Mulino ha
inoltre affermato che il memorandum non implica l'istituzione di
basi o residenze permanenti. "L'accordo non cede sovranità, non
cede territorio a nessuno", ha sottolineato.
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