Centinaia di migranti africani e
di organizzazioni sociali hanno protestato contro la violenza
della polizia a San Paolo, in Brasile, dopo la morte del
venditore ambulante senegalese Ngange Mbaye, ucciso da un
poliziotto militare durante un'operazione nel quartiere del Brás
lo scorso 11 aprile, in pieno giorno. Lo rende noto il sito di
Agência Brasil. Il 34enne emigrato dal Senegal è stato colpito
da un proiettile all'addome mentre cercava di proteggere le
merci di un altro venditore ambulante suo amico.
Al grido di "giustizia", i manifestanti hanno marciato per
lui dalla centrale Piazza della Repubblica sino alla sede del
municipio di San Paolo, dove una delegazione di migranti è stata
ricevuta da rappresentanti dell'amministrazione della metropoli
verde-oro.
Tra i partecipanti anche il console onorario del Senegal a
San Paolo, Babacar Bá che ha dichiarato ai media locali che
"quello che è successo è stato molto triste e stiamo facendo di
tutto affinché non accada di nuovo. È necessario trovare modi
affinché ciò non accada di nuovo," aggiungendo che la comunità
senegalese a San Paolo è composta da circa 3 mila persone.
"Adesso andremo a parlare con il comune e forse avranno una
soluzione per il nostro problema, che è già noto a tutti.
Purtroppo questa non è la prima morte violenta di un senegalese
a San Paolo ma speriamo che sia l'ultima", ha concluso il
console onorario.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA