Il numero di migranti venezuelani
senza documenti arrestati mentre tentavano di entrare negli
Stati Uniti attraverso il confine con il Messico ha continuato
la sua caduta vertiginosa a marzo, con 372 arresti, secondo gli
ultimi dati della Pattuglia di Frontiera, divulgati dal
Dipartimento della Sicurezza Nazionale.
La cifra, resa nota oggi, conferma il crollo nel numero di
arresti, dopo i 350 di febbraio. Se nel bimestre dicembre
2024-gennaio 2025 i migranti venezuelani senza documenti
arrestati negli Stati Uniti erano stati 31.503 (11.937 a
gennaio e 19.566 a dicembre), nell'ultimo bimestre aggiornato
(febbraio-marzo di quest'anno) sono stati 722.
Il crollo negli arresti al confine ha coinciso Usa con il
passaggio dall'amministrazione di Joe Biden a quella di Donald
Trump, che ha iniziato una politica dura di espulsione di
migranti venezuelani anche verso paesi terzi, come El Salvador.
Secondo i dati della piattaforma TRAC, della Syracuse
University, nello Stato di New York, ci sono più di 750.000 casi
di venezuelani che potrebbero essere espulsi, secondo le
richieste delle agenzie federali statunitensi, molti dei quali
in fase di appello.
Prima del crollo dell'ultimo bimestre, i venezuelani erano la
nazionalità con il maggior numero di arresti al confine dopo i
messicani, tra coloro che tentavano di entrare negli Stati Uniti
senza documenti migratori. Negli ultimi tre anni fiscali Usa
(dal 1 ottobre 2021 al 30 settembre 2024), la pattuglia di
frontiera Usa ha arrestato 837.930 venezuelani.
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