Il Governo del presidente Gustavo
Petro ha comunicato ad una parte delle dissidenze della
guerriglia delle Farc, la Forze armate rivoluzionarie della
Colombia, che non prorogherà il cessate il fuoco vigente
dall'ottobre del 2023. Lo rendono noto i principali media del
paese sudamericano.
L'annuncio è stato fatto dall'Ufficio dell'alto commissario
per la Pace in una lettera inviata ai delegati dell'autonominato
Stato Maggiore di tre blocchi: il Magdalena Medio comandante
Gentil Duarte, il blocco comandante Jorge Suárez Briceño ed il
fronte Raúl Reyes.
Nella lettera, si sottolinea che le parti, secondo i
protocolli concordati nel novembre 2023, hanno 72 ore per
posizionarsi in luoghi con condizioni di sicurezza e protezione
prima che inizino le misure militari per riprendere il controllo
dei territori con presenza di questi gruppi armati fuori legge.
La decisione arriva poco dopo che, stamane, un'autobomba è
esplosa a Mondomo, nel dipartimento del Cauca, uccidendo una
donna e ferendo altri civili.
"I terroristi delle dissidenze delle FARC avrebbero
assassinato, almeno una donna e ferito gravemente altri civili
durante la Settimana Santa, a Mondomo, nel Cauca. Invito tutta
la Colombia, la comunità internazionale e le Ong a unirsi nella
voce di indignazione che molte volte si è sentita per gli
omicidi di colombiani", ha dichiarato il ministro della Difesa,
Pedro Arnulfo Sánchez, dopo l'attentato, aggiungendo che le
dissidenze delle Farc si dedicane solo al narcotraffico e al
terrorismo.
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