Le autorità cubane hanno arrestato
nelle ultime 4 settimane 335 persone vulnerabili che
usufruiscono dei servizi offerti dal leader dell'opposizione,
José Daniel Ferrer, e da sua moglie, la dottoressa Nelva
Ismarays Ortega Tamayo: è quanto emerge da un rapporto della
ong Prisoners Defenders, secondo cui nello stesso periodo sono
stati arrestati anche 11 collaboratori dell'organizzazione
dissidente Unione patriottica di Cuba (Unpacu) e 5 attivisti.
L'Unpacu aiuta 2.000 persone vulnerabili sull'isola caraibica
offrendo loro cibo, farmaci e assistenza medica, mentre Ferrer e
sua moglie offrono i loro servizi da casa, a Santiago de Cuba.
Ferrer, che è stato scarcerato lo scorso 16 gennaio, ha
confermato all'ANSA che "il regime continua nelle azioni di
repressione contro il lavoro umanitario che facciamo qui",
aggiornando il rapporto pubblicato da Prisoners Defender: "Oggi
abbiamo già avuto conferma di altri 5 arresti di nostri giovani
collaboratori, Cileni Guevara Lopez, Jailin Laurencio, Kevin
Alfredo Gámez González, Daniel Ferrer Jiménez e Isaura Mendoza
Pérez", ha detto, aggiungendo che "hanno cercato di arrestare
anche Claudia Vélez Rodriguez Chacón che però ha protestato
gridando e l'hanno lasciata andare perché è incinta".
"Martedì scorso abbiamo ricevuto un corrispondente, due
cameraman e un fotografo dell'agenzia Reuters e, da quel giorno,
hanno diminuito le molestie senza però smettere di arrestare e
minacciare le persone vulnerabili, affinché non vengano a
prendere il loro cibo qui... a casa nostra", ha spiegato Ferrer.
Altre collaboratrici di Unpacu oggi non sono arrivate,
"dovevano essere qui dalle otto ma non abbiamo ancora la
conferma se siano state arrestate", ha concluso il dissidente
umanitario, aggiungendo che "ci sono pattuglie intorno a casa
nostra per impedire il passaggio di cibo, carbone e legna da
ardere, prodotti necessari per alimentare persone molto
bisognose".
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