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Delegazione PE a Taiwan: 'Vostra democrazia è cruciale per Ue'

Delegazione PE a Taiwan: 'Vostra democrazia è cruciale per Ue'

Prima visita ufficiale degli eurodeputati: 'Non siete soli'. "La nostra non è una provocazione, vogliamo evitare una guerra"

BRUXELLES, 05 novembre 2021, 08:43

Redazione ANSA

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La delegazione del Parlamento europeo a Taiwan (Foto Ansa) © ANSA/EPA

La delegazione del Parlamento europeo a Taiwan (Foto Ansa) © ANSA/EPA
La delegazione del Parlamento europeo a Taiwan (Foto Ansa) © ANSA/EPA

   "La nostra visita mostra quanto Taiwan sia importante per la discussione e l'agenda europea. Incarnate libertà e democrazia: la democrazia più vivida nella regione. E siamo venuti per portare il messaggio che Taiwan non è sola. La vostra democrazia è cruciale per i principi Ue ma anche per gli interessi europei a lungo termine". A dirlo è l'europarlamentare francese Raphael Glucksmann (S&d), presidente della commissione speciale per le ingerenze straniere del Parlamento europeo (Inge) alla guida della prima delegazione del Parlamento europeo in visita ufficiale a Taiwan. "Siamo venuti per imparare da Taiwan, perché rappresenta un esempio su come combattere le interferenze straniere, e la disinformazione, in modo aperto e democratico", afferma l'europarlamentare sottolineando che "il successo di Taiwan è una miniera per noi. Siamo venuti per imparare e riportare in Europa la vostra esperienza". 

"Non è una provocazione venire a Taiwan. Più l'Unione europea mostra il suo interesse al rapporto con Taiwan, più si allontana una situazione di guerra". Viceversa, "l'isolamento alimenterebbe il conflitto", sottolinea Glucksmann rispondendo ad una domanda. "Non vogliamo provocare nessuno - insiste - ma non ci asterremo dal fare qualcosa perché temiamo sia interpretata come una provocazione. Questo deve essere chiaro". "Non definiamo le nostre politiche contro qualcuno, ma a supporto dei nostri amici ed i nostri principi. E questo è fondamentale. E per Taiwan significa che nei prossimi mesi e anni, ci sarà sempre maggiore partnership e cooperazione con l'Ue. Garantiremo che questo accada. C'è molta strada da fare per migliorare questa relazione", osserva ancora Glucksmann. "Siete riusciti a costruire un sistema politico impressionante e la democrazia è parte della vostra identità. Porteremo questa" esperienza "in Europa e ci assicureremo che questa cooperazione cresca. Affrontiamo le stesse minacce. Puntiamo agli stessi obiettivi, perciò non c'è ragione per la quale non dovremmo camminare lungo questa strada insieme. Non siete da soli su questa barca. Siamo con voi e questo è il messaggio che continueremo a ripetere un mese dopo l'altro in modo tale che tutti nel mondo, incluso non lontano da qui, lo capisca". 

La Cina, intanto, ha individuato una lista di "irriducibili dell'indipendentismo" di Taiwan, sanzionando il premier Su Tseng-chang, il ministro degli Esteri Joseph Wu e il presidente del parlamento You Shyi-kun dell'isola con "responsabilità penale a vita". Nei loro confronti e a carico delle loro famiglie, ha annunciato il portavoce dell'Ufficio del governo centrale per gli Affari di Taiwan Zhu Fenglian, è stato disposto il divieto di ingresso nella "Cina continentale e nelle regioni speciali di Hong Kong e Macao". I tre politici taiwanesi hanno incontrato la delegazione del Parlamento Ue. Nell'elenco non c'è la presidente Tsai-ing-wen. 

Lo scopo dell'iniziativa è di rendere "penalmente responsabili a vita le persone che sostengono l'indipendenza di Taiwan", stilando un elenco di persone "che sono ostinatamente pro-indipendenza", ha affermato la portavoce, in una nota diffusa dall'Ufficio nella forma di "domanda e risposta" su misure disciplinari allo studio da parte di Pechino riportate da imprecisati media. Il premier Su è definito "capo dell'autorità esecutiva di Taiwan", il ministro degli Esteri Wu "capo dell'autorità per gli Affari esteri" e il presidente del parlamento You "capo dell'organo legislativo", a rimarcare l'appartenenza dell'isola alla Cina, da riunificare anche con l'uso della forza, se necessario, come detto in passato anche dal presidente Xi Jinping. I "secessionisti irriducibili", banditi anche dalla "cooperazione commerciale" con la Cina attraverso gli "istituti a loro associati", sono responsabili di "aver cercato di istigare il confronto attraverso lo Stretto di Taiwan, di aver attaccato e calunniato maliziosamente la terraferma, di aver cercato l'indipendenza con parole e azioni legate a forze esterne per dividere il Paese e di aver gravemente minato le relazioni bilaterali e messo in pericolo lo Stretto di Taiwan". "Avvertiamo gli irriducibili - conclude la nota con un monito - che coloro che dimenticano i loro antenati, tradiscono la madrepatria e dividono il Paese non finiranno mai bene e saranno messi da parte dal popolo e giudicati dalla storia".

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