L'attività di giornalisti di media
occidentali entrati nella regione russa di Kursk dall'Ucraina è
una "prova del loro coinvolgimento diretto nell'attuazione di
un'aggressione ibrida su larga scala contro la Russia". Lo ha
affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria
Zakharova.
"Contro alcuni di questi rappresentanti dei media stranieri
sono già stati aperti procedimenti penali per aver attraversato
illegalmente il confine di Stato", ha aggiunto Zakharova, in
un'intervista al giornale Vzglyad che la stessa portavoce
riprende sul suo canale Telegram. Il riferimento è al
procedimento aperto nei confronti della giornalista della Rai
Stefania Battistini e dell'operatore Simone Traini.
Secondo Zakharova, "i resoconti dei media occidentali dalla
regione di Kursk perseguono una serie di obiettivi, tra cui la
protezione dei crimini di Kiev, la manipolazione dell'opinione
pubblica e la creazione del contesto necessario per un ulteriore
sostegno occidentale alle forze armate ucraine". "Questi
pseudo-reporter possono essere qualificati solo come traditori
della professione che si sono abbassati a partecipare
direttamente alla fabbricazione e diffusione della propaganda
ucronazista", afferma ancora la portavoce.
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