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Siria:dopo un decennio di guerra crolla la popolazione cristiana

Siria

Siria:dopo un decennio di guerra crolla la popolazione cristiana

Circa due terzi del totale ha abbandonato Paese. Ora sono il 3%

ROMA, 18 agosto 2021, 15:57

Redazione ANSA

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Circa i due terzi del totale della popolazione cristiana in Siria ha abbandonato il Paese nell'ultimo decennio, dall'inizio del sanguinoso conflitto nella primavera del 2011.

È quanto denuncia la Assyrian Democratic Organization (Ado), fazione legata all'amministrazione autonoma curda nel nord-est della Siria (Rojava), secondo cui si è passati dall'8-10% di prima della guerra civile a un dato odierno attorno al 3%.


    La diminuzione della popolazione cristiana - di cui riferisce un articolo di AsiaNews - appare evidente sin dalle aree a maggioranza curda, come la regione di Jazira nel nord-est, dove il numero è crollato da 150 mila a soli 55 mila. Tuttavia, il calo riguarderebbe anche le aree sotto il controllo governativo dove le difficoltà economiche, la mancanza di risorse, l'impoverimento generale dovuto alle sanzioni e la pandemia di Covid-19 hanno alimentato l'esodo.
    Sul piano politico, invece, iniziano ad emergere iniziative fra le varie fazioni cristiane improntate all'unità e alla collaborazione, unica via per poter acquisire maggior peso economico, sociale e istituzionale. Al riguardo, giungono ulteriori conferme in merito alla decisione della Assyrian Democratic Organization (Ado) e del Syriac Union Party (Sup) di avviare colloqui e trattative fra le parti, nel tentativo di "rafforzare la loro influenza nel Paese". Henna Sewime, dirigente del Sup, ha dichiarato al sito di informazione curdo Rudaw che i colloqui sono incentrati attorno a tre punti fondamentali: l'unità dei cristiani, l'unità della Siria e il riconoscimento dei cristiani nella futura costituzione del Paese.
   

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