E' aperta all'Istituto italiano di
cultura di Parigi la mostra fotografica "Maria Callas, ritratti
d'archivio" a cura di Aldo Grasso. L'esposizione, che rimarrà
aperta fino al 4 giugno, presenta una selezione di 91 immagini,
molte delle quali inedite o mai esposte, che coprono l'arco
cronologico dal 1954 al 1970, privilegiando una tipologia di
scatti propria di un'agenzia fotogiornalistica, che ritrae la
Callas nella quotidianità del 'fuoriscena'.
L'Archivio Publifoto conserva oltre 1500 fotografie di Maria
Callas, tra negativi e stampe vintage, che ritraggono la soprano
in occasioni pubbliche e private, in un arco cronologico che
segue gli anni più significativi della sua carriera, nei suoi
passaggi a Milano ma non solo: una straordinaria fonte storica e
iconografica in grado di restituire dettagli importanti per
ricostruire il mito di una donna che ha segnato un'epoca.
Maria Callas è certamente la prima cantante lirica a godere
di una grande esposizione mediatica e il racconto giornalistico
sulla grande artista si affianca a quello della donna dalla vita
intensa e tormentata, soprattutto in campo sentimentale,
rendendola una delle protagoniste della cronaca degli anni
Cinquanta e Sessanta. La troviamo accanto agli uomini che più di
tutti condizionarono la sua vita: il marito, l'industriale
Giovanni Battista Meneghini, e Aristotele Onassis, ma anche
vicino alle amiche e amici di una vita: Antonio Ghiringhelli,
Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, e
naturalmente Pier Paolo Pasolini, con cui girò il film Medea.
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