Una mostra, in corso a San Francisco,
celebra la voce di alcuni dei più importanti poeti italiani
attraverso un'originalissima sintesi di immagine, suono e
parola. I ritratti della voce sono spettrogrammi creati
dall'artista multimediale Giovanna Iorio a partire dalla
registrazione della voce del poeta che legge il suo
componimento. Partendo da una traccia sonora di pochi minuti
l'artista realizza uno spettrogramma, ovvero l'impronta digitale
di una voce, un grafico che fa visualizzare le onde sonore. I
colori sono il risultato di un algoritmo che studia toni e
sfumature. La mostra, allestita presso i locali dell'Istituto
italiano di cultura di San Francisco e aperta al pubblico fino
al 31 maggio, si ispira all'omonima poesia di Alfonso Gatto, che
con il suo incipit "Torneranno le sere a intiepidire
nell'azzurro le piazze" infonde speranza nel futuro ed è una
chiave di lettura della mostra stessa. Esposti sono i ritratti
delle voci di diciassette grandi poeti e poetesse italiani del
Novecento, tra cui Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini,
Alfonso Gatto, Sandro Penna, Alda Merini, ma anche poeti
contemporanei quali Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri,
Valerio Magrelli, Patrizia Cavalli e Giovanna Frene.
L'artista Giovanna Iorio, che insegna letteratura italiana a
Londra, ha realizzato una "mappa sonora mondiale della poesia"
che in realtà è un archivio: Poetry Sound Library. Affascinata
dalle voci dei poeti, Giovanna Iorio ha provato a "fermarle"
visivamente. Sono nati così i Voice Portraits, ritratti di voci
frutto dell'incontro tra sonorità e colori . Nella mostra di San
Francisco, accanto ad ogni ritratto il visitatore potrà
ascoltare la voce originale dell'autore/autrice da cui il
ritratto è stato generato.
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