Si è tenuta venerdì 11 agosto nella National Space Test Facility di Mount Stromlo a Canberra, alla presenza dell'ambasciatore d'Italia Paolo Crudele e del Presidente dell'Asa, l'Agenzia Spaziale Australiana, Enrico Palermo, una cerimonia di inaugurazione del Satellite SpIRIT, acronimo di Space Industry Responsive Intelligent Thermal satellite.
La collaborazione prevede la progettazione,
realizzazione e lancio di un nano-satellite a elevate
prestazioni in termini di autonomia operativa e di controllo dei
processi di comunicazione, propulsione e regolazione termica.
Il satellite SpIRIT entrerà a far parte della costellazione
di satelliti HERMES TP/SP il cui scopo è la registrazione delle
emissioni di raggi X e raggi gamma provenienti dallo spazio
remoto contribuendo così alla comprensione delle origini
dell'universo.
Il progetto è frutto di una collaborazione nata a
febbraio 2020 con la firma di un protocollo d'intesa tra l'Asi,
l'Agenzia spaziale Italiana, e l'Asa, e di un successivo accordo
tra l'Asi e l'Università di Melbourne, siglato a gennaio 2022.
L'Asi è la prima agenzia spaziale internazionale a
partecipare a un satellite costruito in Australia, e in
particolare alla prima missione astrofisica a guida australiana.
La collaborazione procede sotto la direzione di Michele Trenti,
professore ordinario di fisica presso l'Università di Melbourne.
La National Space Test Facility di Mount Stromlo è gestita da un
altro scienziato formato in Italia e recentemente trasferitosi
in Australia, Eduardo Trifoni.
"Si tratta di un lavoro straordinario - ha commentato
l'Ambasciatore Crudele congratulandosi con Enrico Palermo e con
Michele Trenti - che mette sempre più in risalto i frutti della
collaborazione italo-australiana in un settore chiave quale
l'aerospazio, a beneficio dello sviluppo scientifico ed
economico di entrambi i Paesi".
Il principale componente a bordo del satellite sarà un
rivelatore di raggi x sviluppato nell'ambito del progetto HERMES
Technological Pathfinder, finanziato dall'Agenzia Spaziale
Italiana, e del progetto HERMES Scientific Pathfinder,
finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Horizon
2020 e coordinato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Una volta posizionato in orbita, SpIRIT inizierà ad inviare i
primi dati italo-ustraliani. Nei prossimi giorni verranno
eseguite le ultime verifiche funzionali del satellite che verrà
successivamente assemblato nella configurazione di lancio.
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