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I suoni si fanno scultura e poesia all'Istituto cultura Madrid

I suoni si fanno scultura e poesia all'Istituto cultura Madrid

Nella mostra 'Materia Sonora' proposta in occasione di Arco 2024

MADRID, 10 marzo 2024, 20:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un viaggio attraverso tracce sonore, sospiri e rumori cinematografici, suoni e audio di traversate di confine, segni risonanti, dialoghi prelinguistici fra vagiti e versi di delfini, respiri cosmici del mare mossi dall'ombra umana, stridii cibernetici alla ricerca di un impossibile equilibrio, fischi e parole universali, vocalizzi dai colori mutanti. Tutto questo è 'Materia Sonora', la mostra di arte sonora contemporanea inaugurata sabato sera all'Istituto Italiano di cultura di Madrid (Iicm) organizzata con gli auspici dell'ambasciata d''Italia in Spagna in concomitanza di Arco 2024, la fiera internazionale di arte, giunta alla sua 43/esima edizione.
    Un evento che propone per la prima volta all'estero l'arte sonora italiana contemporanea, in cui "il suono è considerato materia scultorea, pittorica, architettonica e poetica", come ha illustrato la direttrice dell'Istituto, Marialuisa Pappalardo all'inaugurazione. "Un'arte - ha evidenziato - che affonda le radici nell'avanguardia futurista ed è oggi al centro di un nuovo interesse di artisti, critica e pubblico per la trasversalità, la straordinaria vitalità, per la continua ricerca e interrelazione con le nuove tecnologie che aprono infinite possibilità e per la dimensione avvolgente dell'ascolto".
    Curato dal collettivo Sonro, il percorso espositivo propone fino al 27 aprile nella sede dell'Istituto del Palacio de Abrantes, e in dialogo con gli spazi seicenteschi, le opere di dieci artiste e artisti di diverse generazioni, realizzate negli ultimi 15 anni, rappresentati da storiche gallerie o indipendenti. Sono: Michele Spanghero, Ramona Ponzini, Diana Sonetto, Marzio Zorio, Daniele Di Girolamo, Nina Carini, Roberto Pugliese, Alessandro Sciaraffa, Daniela Cattivelli e Matteo Vettorello.
    "Ci riempie di orgoglio che l'arte sonora contemporanea italiana sia rappresentata per la prima volta all'estero nell'Istituto di cultura di Madrid", ha osservato l'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi, nel rilevare come la Fiera internazionale Arco rappresenti "una grande occasione per gallerie e artisti, che attrae collezionisti di tutto il mondo, confermandosi un appuntamento chiave che durante una settimana trasforma Madrid nella capitale globale dell'arte contemporanea".
    Buccino Grimaldi ha sottolineato "il grande fermento culturale e artistico italiano", la partecipazione di un numero sempre maggiore di gallerie e il fatto che 'Materia Sonora' sia "il frutto della imprescindibile collaborazione fra pubblico e privato" e i diversi attori implicati nell'evento.
    Che vede in mostra grandi istallazioni audio, sculture sonore e opere 'site specific', create per l'esposizione degli artisti.
    "E' una ricognizione della scena italiana esistente ma che finora non era stata formalizzata,", ha spiegato Marzio Zorio, che con Sara d'Alessandro Manozzo, Edi Guerzoni e la collaborazione di Letizia Guardini, è fondatore del collettivo Sonro - acronimo di Suono Ogni Notte nel Rovescio dei miei Occhi - impegnato nella ricerca, archiviazione e divulgazione dei lavori di artisti che utilizzano il suono nelle pratiche sperimentali.
   

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