Si è conclusa a Delhi la 38esima
edizione dell'International Food&Hospitality Fair AAHAR 2024,
nella sede del centro fieristico Pragati Maidan, dove l'anno
scorso è stato ospitato il G20.
L'Italia era presente, per il secondo anno, con una collettiva
di nove espositori coordinati dall'Ufficio Ice di New Delhi, che
hanno confermato il crescente interesse del nostro Paese per il
mercato indiano.
Le aziende rappresentavano l'eccellenza della vasta gamma di
prodotti made in Italy nei settori di pasta, sughi, creme,
caffè, frutta secca, prodotti a base di tartufo.
L'ufficio Ice di New Delhi ha allestito un corner per una
serie di momenti di show-cooking, durante i quali veniva
preparato il menu curato per l'occasione da uno chef romano,
utilizzando i prodotti delle aziende espositrici.
La tradizione culinaria italiana è molto apprezzata dai
consumatori indiani, con un trend che vede crescere il numero di
ristoranti e hotel che propongono ricette del nostro Paese, in
parallelo con l'aumento della domanda di prodotti
d'importazione.
"Si prevede che il mercato del settore alimentare e delle
bevande in India raggiungerà i 504,92 miliardi di dollari entro
il 2027, con un tasso di crescita dell'11,05%", spiega
Alessandro Liberatori, direttore dell'ufficio Ice di New Delhi.
Che aggiunge: "Nel 2023 l'India ha importato prodotti alimentari
per 25,66 miliardi di euro e l'Italia è stato il terzo Paese
fornitore tra quelli dell'Unione europea, per un valore pari a
143 milioni di euro, con un aumento del 7,24% rispetto a 2022".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA