Il ruolo dell'Italia nella
valorizzazione del patrimonio archeologico, non solo italiano, è
stato approfondito durante una conferenza dal titolo 'Media e
cultura nel campo dell'archeologia', tenuta a Manama, capitale
del Bahrein, dalla direttrice del Museo Archeologico di Taranto,
Stella Falzone, su invito dell'Ambasciatore d'Italia in Bahrein,
Andrea Catalano.
L'evento, promosso dalla sede diplomatica insieme al Centro
per la Cultura e la Ricerca 'Shaikh Ebrahim Bin Mohammed Al
Khalifa', si inserisce nell'ambito dell'attività di promozione
culturale dell'Ambasciata d'Italia in Bahrein all'interno della
rassegna culturale semestrale del Centro e mira alla
valorizzazione del patrimonio archeologico dell'Italia, delle
competenze italiane nei settori del restauro e valorizzazione
dei siti storici, nonché alla promozione turistica delle Regioni
italiane.
"Universalmente riconosciuta come 'superpotenza della
bellezza e della cultura', l'Italia riveste un ruolo di assoluta
centralità nell'archeologia a livello internazionale - ha
dichiarato l'Ambasciatore Catalano -. Solo nel 2024, la
Farnesina ha sostenuto 287 missioni italiane all'estero
attraverso la concessione di contributi o riconoscimenti
istituzionali. Il ruolo di primo piano dell'Italia non deriva
solo dalla rilevanza irraggiungibile del suo patrimonio
artistico, culturale e naturale ma anche da un capitale umano di
altissimo livello. Penso, ad esempio, ai circa 70 funzionari
italiani che lavorano presso l'Unesco, ai quali viene
unanimemente riconosciuta la qualità e la dedizione. Ad essi si
aggiunge una vasta rete di esperti - tecnici, artigiani,
ingegneri, studiosi, scienziati, archeologi, restauratori - i
quali offrono la loro competenza per interventi sul campo, per
la predisposizione di dossier tecnici e per la formazione di
esperti in altri Paesi. Nel campo del restauro, ad esempio, nel
quale riveste un ruolo di eccellenza a livello mondiale,
l'Italia ha realizzato attraverso l'Unesco numerosi progetti di
recupero e restauro di siti archeologici e storico-artistici in
degrado nel bacino del Mediterraneo, in Iraq, in Afghanistan, in
Africa e nel Sud-Est asiatico. Ed è proprio questo raffinato ed
inestimabile capitale di competenze riconosciuto in tutto il
mondo - ha concluso l'Ambasciatore Catalano - che celebriamo e
che auspichiamo possa costituire un ulteriore strumento di
cooperazione bilaterale".
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