AlI'Istituto Italiano di Cultura di
Tokyo va in scena la mostra fotografica "L'immagine
dell'empresente". Il Sud Italia nella fotografia di Fosco
Maraini -1946-1956, a cura di Francesco Paolo Campione, e con il
coordinamento scientifico di Moira Luraschi e l'allestimento di
Marta Santi. L'evento, inaugurato negli spazi espositivi
dell'istituto, al centro della capitale, si è tenuto alla
presenza delle stesse Luraschi e Santi, con una folta
partecipazione di pubblico.
La produzione fotografica di Fosco Maraini, noto antropologo,
orientalista, e tra i massimi esperti italiani di cultura
giapponese, torna protagonista a distanza di dieci anni, da
"L'incanto delle donne del mare", un reportage dedicato alle
pescatrici di perle ama nelle isole di Hekura e Mikuriya, al
largo della Penisola di Noto. La rassegna presenta al pubblico
giapponese il Maraini ritrattista dell'Italia, in particolare
del Sud Italia nell'immediato dopoguerra. È composta da alcune
delle sezioni più suggestive di una grande retrospettiva sulla
fotografia di Maraini organizzata a 20 anni dalla sua scomparsa
presso il Musec di Lugano, frutto di una ricerca che ha
coinvolto sin dall'inizio le principali istituzioni che ne
conservano e valorizzano l'opera. Le fotografie, per usare un
neologismo inventato da Maraini stesso, sono immagini "carpite
all'empresente". Scatti, cioè, colti in quell'attimo
irripetibile in cui all'occhio è dato percepire le movenze del
cuore e dell'anima. Nello specifico le 58 opere esposte si
dividono nelle tre sezioni: "Le nuvole", "Nostro Sud", "I
mosaici di Monreale". Il catalogo della rassegna, inoltre,
pubblicato per l'occasione dall'Istituto con testi in italiano e
in giapponese, contiene una selezione delle fotografie esposte,
corredate da un saggio del curatore Francesco Paolo Campione e
una introduzione alle tre sezioni. La mostra, nella Sala
Esposizioni dell'Istituto, è visitabile gratuitamente fino al 19
maggio 2025.
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