La straordinaria emozione suscitata
dall'interpretazione in chiave jazz dell'inno nazionale ucraino
ha aperto il concerto a Kiev del celebre trombettista Paolo
Fresu, accompagnato da un ensemble di quattro eccezionali
musicisti, tutti italiani.
L'evento, organizzato dall'Ambasciata d'Italia e
dall'Istituto Italiano di Cultura in Ucraina, ha rappresentato
un momento di altissimo valore culturale e simbolico, a
testimonianza della straordinaria qualità delle relazioni tra i
due Paesi.
Lo ha sottolineato, in apertura, anche il ministro
della Cultura ucraino, Mykola Tochytskyi, intervenuto insieme a
un'eccezionalmente numerosa rappresentanza di membri del
governo, dell'amministrazione presidenziale, del mondo politico,
nonché di alti esponenti dell'imprenditoria, della cultura e
della società civile.
"Soprattutto in Ucraina, la cultura è in questa fase difesa
dei propri valori identitari.
Il jazz, emblema stesso di
libertà, creatività e resilienza, rappresenta stasera un
messaggio ideale del desiderio del popolo ucraino di resistenza
e di rinnovamento» ha dichiarato l'Ambasciatore Formosa,
intervenendo in apertura di un concerto che ha saputo infondere
nel pubblico emozioni profonde e rafforzare il ruolo
fondamentale della cultura come ponte tra Italia e Ucraina.
Il giorno precedente, Paolo Fresu e il suo ensemble avevano
tenuto una masterclass presso il Conservatorio di Kiev, offrendo
un momento di altissimo valore formativo e umano. Un'occasione
fondamentale e molto apprezzata di contatto con i giovani
musicisti della Scuola, letteralmente rapiti e meravigliati
dall'opportunità di apprendimento e di positiva contaminazione
musicale offerta da alcuni dei più grandi interpreti del jazz
italiano contemporaneo.
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