È atterrato a Rangoon un aereo cargo
umanitario, organizzato dall'Unione europea, in risposta alla
devastante emergenza terremoto che ha colpito il Myanmar. A
bordo le prime 55 tonnellate di aiuti destinati alle comunità
più colpite che saranno distribuite nelle prossime ore da Cesvi,
Ong presente sul territorio da oltre 20 anni. Nei prossimi
giorni, è previsto l'arrivo di un secondo carico di
rifornimenti, con altre 17 tonnellate di aiuti umanitari di
emergenza.
Ad accogliere l'arrivo del cargo insieme a Paolo Felice, Head
of Mission in Myanmar Cesvi, Patrick Sandoval Nichols, Vice-Capo
Missione della Delegazione dell'Unione europea in Myanmar e
l'Ambasciatore italiano Nicolò Tassoni Estense di Castelvecchio
a testimonianza di un impegno e di un sostegno concreto che si
traduce oggi in aiuti tangibili.
Cesvi, attiva fin dai primi giorni dopo il terremoto per
portare assistenza alle famiglie sfollate, si occuperà della
distribuzione degli aiuti alle popolazioni più colpite, in
particolare nelle regioni di Sagaing e dello Shan meridionale.
Si tratta di 1.000 tende familiari, 1.600 kit per riparare i
rifugi di emergenza, 1.600 teli per proteggersi dalla pioggia,
1.600 set da cucina, 1.000 lampade solari, 1.000 torce solari e
96mila pastiglie per purificare l'acqua.
Le ultime stime, secondo la ong parlano di oltre 3.600 morti
e più di 5 mila feriti, circa 70 mila nuovi sfollati, e 17
milioni di persone colpite in tutto il Paese. "A rendere tutto
ancora più difficile - spiega il Cesvi - nelle ultime giornate
si sono abbattute piogge, vento e forti temporali. I rifugi di
fortuna sono stati spazzati via, mentre le precipitazioni hanno
provocato nuovi crolli in edifici già danneggiati. Le
previsioni, non sono incoraggianti: si attendono altri giorni di
piogge intense e venti forti, con un impatto devastante
soprattutto per chi è costretto a vivere in strada".
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