Un giudice della Louisiana ha
dato luce verde alla deportazione di Mahmoud Khalil, l'ex
studente arrestato in marzo per aver partecipato
all'organizzazione delle manifestazioni pro-Gaza nel campus di
Columbia.
Khalil aveva la carta verde all'atto dell'arresto ma il
documento che garantisce la residenza permanente negli Usa gli
era stato revocato dal dipartimento di Stato.
La giudice Jamee Comans ha detto di non avere autorità per
contestare la decisione del Segretario di Stato Marco Rubio che
aveva definito la presenza degli giovane negli Usa "una minaccia
per la politica estera degli Stati Uniti contro l'antisemitismo"
in America e nel mondo.
Khalil, che ha 30 anni ed è sposato con un'americana, non
sarà deportato immediatamente. La giudice ha dato al giovane
fino al 23 aprile per chiedere una pausa dell'ordine di
espulsione: se i suoi avvocati non presenteranno il ricorso in
tempo, l'ex studente sarà trasferito in Siria, dove è nato, o in
Algeria, Paese di cui è cittadino.
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