Il numero di laureati in Ingegneria
che decidono di sostenere l'esame di Stato "resta esiguo ed
ancora più ridotto è quello di coloro che scelgono di
iscriversi all'Albo professionale", tant'è che negli ultimi 5
anni mediamente lo ha fatto "solo il 10%", perciò nella
categoria "non si intravede un vero ricambio generazionale",
laddove il 65% degli oltre 250.000 iscritti all'Albo degli
ingegneri ha più di 45 anni.
Sono cifre elaborate dal Centro studi del Consiglio nazionale
degli ingegneri diffuse questo pomeriggio, a Roma, in occasione
della "Giornata della libera professione", l'evento organizzato
da Inarcassa (l'Ente previdenziale degli ingegneri e degli oltre
175.000 architetti liberi professionisti), in collaborazione con
la Fondazione Inarcassa, i Consigli nazionali degli architetti e
degli ingegneri ed alcuni sindacati delle due categorie
tecniche. Nel nostro mercato del lavoro, nel frattempo, il
settore dell'ingegneria appare "sottoposto a cambi di
traiettoria profondi che il sistema ordinistico deve meglio
focalizzare e soprattutto interpretare. Negli ultimi anni si è
consolidato il 'gap' tra domanda delle imprese e offerta di
competenze e figure operanti nell'ingegneria. Vi è ormai - viene
sottolineato - una carenza preoccupante di ingegneri, rispetto
al fabbisogno espresso dal mercato, che è nell'ordine delle
migliaia di unità all'anno, nonostante il numero di laureati sia
in aumento".
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