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Studio, nelle professioni serve leadership paritaria fra generi

Studio, nelle professioni serve leadership paritaria fra generi

Analisi Fondazione Ossicini su notai, avvocati, commercialisti

ROMA, 06 febbraio 2025, 11:04

Redazione ANSA

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Nei contesti professionali "una leadership composta da uomini e donne è la più apprezzabile, anche in base al riconoscimento della capacità" di rivestire ruoli di vertice ad entrambi i generi. Questo quanto affiora dalla ricerca, condotta con il coordinamento scientifico della Fondazione Ossicini congiuntamente con le Commissioni Pari opportunità dei Consigli nazionali del Notariato, forense e dei commercialisti, che ha visto la partecipazione di 7.500 professionisti; per il Notariato sono stati coinvolti 890 pubblici ufficiali, di cui il 54,8% donne e il 44,3% uomini, i commercialisti intervistati sono stati 1.324, il 57,2% donne e il 41,2% uomini; infine per l'avvocatura le risposte sono pervenute da 5.322 legali, di cui il 69,4% donne e il 28,6% uomini. Lo studio, illustrato oggi, a Roma, nella sede della Treccani, si è focalizzato su differenti tematiche: l'accesso alle professioni, la segregazione professionale, la conoscenza da parte degli iscritti della presenza e delle attività dei Comitati o delle Commissioni Pari opportunità e la consapevolezza riguardo all'esistenza, o meno della parità di genere.
    Fra le affermazioni degli interpellati riportate nel documento, si legge che fra i notai "l'accesso alla professione è paritario", per ciò che concerne l'ambito forense si sottolinea che, "mentre nella magistratura si incontrano maggiori figure femminili, nell'avvocatura non mancano esempi di grande valore da parte di colleghe, ma rimane nella società un maggior peso sulle spalle della donna che, nella libera professione, implica uno sforzo maggiore nella quotidianità".
    E, infine, nella categoria dei commercialisti si riferisce che "non è tanto un problema di presenze, quanto un problema di disparità di trattamento economico" a discapito delle colleghe.
   
   

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