E' stato un gesto di "disobbedienza
civile" che si configura come "esercizio di un diritto" la
vicenda del mancato rispetto del sequestro giudiziario della
baita-presidio dei No Tav in Valle Susa: è quanto affermano gli
avvocati dei 21 imputati, fra i quali figura Beppe Grillo.
L'avvocato Roberto Lamacchia si è detto convinto che la procura
di Torino abbia sbagliato a contestare il reato di violazione di
sigilli. "Al massimo si tratta di una inosservanza di un
provvedimento dell'autorità".
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