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Mattarella: 'L'Italia è un Paese aperto e accogliente'

Mattarella: 'L'Italia è un Paese aperto e accogliente'

Il presidente all'università per stranieri di Perugia

12 febbraio 2025, 17:30

di Isabella Pistolesi

ANSACheck
Mattarella a Perugia per i cento anni Università per Stranieri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mattarella a Perugia per i cento anni Università per Stranieri - RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'Italia è un Paese accogliente e aperto": lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione del 100/o anno accademico dell'Università per stranieri di Perugia, una istituzione - lo ha sottolineato il rettore, Valerio De Cesaris, e lo ha ribadito lo stesso capo dello Stato - dove, a dispetto del nome, "nessuno è straniero perché luogo di cultura e incontro che rispetta le differenze". 

Video Mattarella: 'Nessuno e' straniero'

L'Università per gli stranieri di Perugia - ha detto in particolare Mattarella - esprime "tante diversità che hanno un comune valore che le tiene insieme: che l'Italia è Paese accogliente, aperto. Questo è quello che vorrei sottolineare. Si tratta di compiti di grande rilievo che meritano la riconoscenza della Repubblica". "Nessuno qui è straniero - ha quindi aggiunto - gli studenti sono tutti a casa propria. Questo è uno specchio del mondo, con le sue preziose diversità che sono una ricchezza". 

 

Video Perugia, una studentessa dell'Universita' per stranieri: 'Grande emozione l'incontro con Mattarella'

 

Bisogna muoversi, ha aggiunto il capo dello Stato, "nell'ottica che la cultura sia un veicolo di pace, di dialogo, di collaborazione. Non sono affermazioni scontate: ci sono nel mondo fenomeni contraddittori, registriamo guerre e violenze, disorientamenti ma anche grandi opportunità offerte dalla scienza. Ci sono continui interrogativi su quale strada imboccare e l'Università ha il compito di aiutare nella scelta. Ci sono tante diversità che hanno un comune valore che le tiene insieme, la cultura".

Mattarella ha poi ricordato i 100 anni dell'ateneo, la cui storia iniziò nel 1921, con i primi corsi di cultura superiore su francescanesimo e etruscologia. Nel 1925 un Regio Decreto sancì ufficialmente la nascita della "Regia università italiana per stranieri". Nel 1992 infine, l'equiparazione alle università statali. "E' stato un percorso straordinario - ha detto il presidente - in questo secolo passato. L'ateneo ha incontrato stagioni diverse, quella in cui in Europa si erano insediate oppressioni dittatoriali, gli eventi drammatici e sanguinosi della Seconda guerra mondiale con le crudeltà che questa ha portato nel continente ma poi ha incontrato anche decenni straordinari, di grande suggestione e fascino, quelli della pacificazione ed integrazione europea di un continente che per secoli si era combattuto al suo interno. Gli anni della fine del colonialismo, gli anni che hanno sottolineato l'uguaglianza degli uomini e degli Stati".

Il presidente Mattarella, prima e dopo la sua visita, si è intrattenuto con alcuni allievi del liceo classico e musicale "Mariotti" - l'orchestra e una cantante della scuola hanno intonato l'Inno d'Italia a inizio cerimonia - e con un gruppo di studenti dell'ateneo che gli hanno donato un libro intitolato "La società dell'insicurezza - Lo Stato penale e il caso Cucchi".

Per la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, "la visita del presidente Mattarella per il centenario dell'ateneo è stata particolarmente significativa, in nome della pace e della cultura". In precedenza il rettore, Valerio De Cesaris, aveva posto due questioni. "La tassa per l'iscrizione al servizio sanitario è stata aumentata da 150 a 700 euro, una cifra troppo elevata, specie per i borsisti, tanto che molti di loro preferiscono rinunciare alla copertura". Quindi ha denunciato il fatto che non vengono concessi i visti a quegli stranieri che hanno già dei parenti nel nostro Paese, "perché questi legami vengono visti come un sintomo migratorio". Due ostacoli che "andrebbero ripensati". "Registro le sue richieste e le seguirò con attenzione adeguata", è stata la risposta del presidente.

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