La speranza è che da ora in poi si possa scardinare quell'asse franco-tedesco che ha da sempre dominato gli equilibri europei. Non lo dice esplicitamente Giorgia Meloni ma nel fare le sue congratulazioni a Friedrich Merz mette già sul piatto i temi su cui Italia e Germania insieme potrebbero "fare la differenza". Sul "rilancio della competitività" europea, a partire dalla crisi - da superare - dell'automotive, alle risposte alla gestione dei migranti irregolari e, non ultimo, i nuovi partenariati da promuovere coi paesi africani.
La "collaborazione tra Italia e Germania è fondamentale per affrontare le sfide che caratterizzano l'attuale contesto internazionale" rimarca in una dichiarazione la premier, che potrebbe sentire Merz nelle prossime ore. Una visita ancora non è in programma ma i suoi sono convinti che non si dovrebbe fare attendere troppo, dopo le prime tappe abituali per un nuovo cancelliere in Francia e Polonia, Paese che è anche presidente di turno dell'Unione europea.
Il colpo di scena della prima votazione al Bundestag, in cui Merz non ha avuto la maggioranza, è stato seguito da Palazzo Chigi senza commentare la situazione. La Lega, invece, non ha perso l'occasione per andare all'attacco di chi ha tentato il "cordone sanitario" contro Afd, facendo una "figuraccia di Merz" (così un meme sui social del partito di via Bellerio). Il primo a tirare un sospiro di sollievo e a complimentarsi con il nuovo cancelliere tedesco è stato, puntuale, Antonio Tajani, che già in mattinata si era detto certo che allo scivolone parlamentare si sarebbe trovato rimedio velocemente. "È l'inizio di una nuova stagione politica, con il pragmatismo dei nostri governi rafforzeremo ancora di più i legami tra Italia e Germania" dice al suo "amico", con cui già aveva avuto modo di confrontarsi al congresso del Ppe di Valencia. Un popolare a Berlino, ragionano i meloniani, è ovviamente una buona notizia, rispetto all'uscente socialista Olaf Scholz.
Certo ora bisognerà vedere se davvero si riuscirà a scongelare i rapporti tra le due cancellerie, non proprio caldi in questi due anni. Il governo italiano, osservano però i meloniani, in un panorama europeo parecchio "instabile", si dimostra ancora una volta il più "saldo", perfino davanti a una "grande coalizione". I rapporti tra la premier e Merz "sono molto buoni", assicura un fedelissimo, convinto che appunto, d'ora in poi ci siano chance di creare un canale privilegiato tra Roma e Berlino, nonostante già Emmanuel Macron, che sarà il primo a incontrare il neo eletto cancelliere, abbia esultato al rinnovato "motore franco-tedesco" dell'Unione.
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