I test d’ingresso per i corsi ad accesso programmato in Professioni sanitarie sono in programma per il prossimo 3 settembre: una data nazionale per un test che, comunque, sarà diverso da ateneo ad ateneo.
Ecco tutto quello che c’è da sapere
PROFESSIONI SANITARIE: IL BANDO – Nonostante l’accesso ai corsi in professioni sanitarie sia programmato, in realtà sono i singoli atenei a mettere a disposizione tutte le informazioni attraverso singoli bandi e a preparare il test stesso, che sarà quindi diverso in ogni università. Nei bandi di concorso i candidati troveranno le informazioni relative ai posti disponibili, alle materie, al numero di domande del test, al tempo a disposizione, ai criteri di assegnazione dei posti a concorso e quant’altro.
IL TEST: STRUTTURA - Il test viene redatto sulla base delle indicazioni contenute nel Decreto ministeriale del 5 febbraio 2014, ma il contenuto sarà diverso da ateneo ad ateneo: il test dell’Università Bicocca di Milano sarà quindi diverso da quello della Sapienza di Roma, che a sua volta sarà diverso da quello di Palermo e via dicendo. Di fatto, quasi la metà degli atenei italiani si rivolge al Cineca per l'elaborazione del test, ma ci saranno anche atenei che lo prepareranno “in casa” oppure lo affideranno ad altre società. Il test si basa sul programma ministeriale valido per l'ammissione a Medicina-Odontoiatria e in tutte le sedi verte su 60 domande, con una distribuzione dei quesiti identica a quella prevista per il test di Medicina-Odontoiatria. Quindi, 4 quesiti di cultura generale, 23 di ragionamento logico, 15 di biologia, 10 di chimica e 8 di fisica e matematica. Potrebbe, tuttavia, esserci qualche eccezione: a Palermo, ad esempio, la distribuzione delle domande è stata leggermente modificata in passato.
TEMPO E PUNTEGGIO – In tutta Italia, il tempo a disposizione per lo svolgimento della prova sarà di 100 minuti, quindi una media di circa 90 secondi a domanda. Le risposte esatte varranno 1,5 punti mentre quelle sbagliate verranno penalizzate con -0,40 punti. Non esiste a priori un punteggio minimo d’accesso, ma certamente per le facoltà con meno posti disponibili e tanti candidati il livello di selezione è molto alto, quindi i punteggi aumentano considerevolmente.
LA GRADUATORIA – A differenza degli altri corsi di laurea ad accesso programmato, in questo caso non è prevista una graduatoria nazionale. Ciò vuol dire che ogni singola università stilerà la propria personale graduatoria e chi sosterrà il test in una determinata sede di fatto concorrerà solo per i posti messi a bando in quella sede stessa. Negli anni scorsi le graduatorie venivano pubblicate circa dieci/quindici giorni dopo il giorno della prova. I dati, disponibili su base nazionale, indicano che per ogni posto a concorso per Fisioterapia nel 2013 ci sono stati 14,9 candidati, per Logopedia 12,7, per Dietista 8,7, per Ostetricia 7,5. Molto inferiore a questi numeri è invece la selezione per i corsi di Laurea di Infermieristica (2,7), Educatore professionale (1,9) e Assistente sanitario (1,2).
COME PREPARARSI – Pur sapendo che la struttura della prova sarà, in linea di massima, molto simile a quella per l’ammissione ai corsi di Medicina e Chirurgia, è importante ricordare che alcune domande di logica presenti nei volumi Alpha Test per la preparazione dei test di Medicina, “tipiche” di questo test, non saranno con molta probabilità presenti nei test del 3 settembre in professioni sanitarie. Nello specifico, si tratta di domande del tipo: individuare il messaggio principale, il passaggio logico errato, quale argomentazione indebolisce o rafforza la precedente affermazione, etc. Si consiglia, quindi, per la logica, una preparazione specifica sui volumi appropriati. Una volta sostenuta la prova, a differenza di quanto accade per Medicina, il testo di quest’ultima non viene quasi mai pubblicato dagli atenei, rendendo impossibile ottenere le soluzioni di tutti i quesiti.
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