Venti minuti surreali. Prima, mentre le squadre entrano in campo, la contestazione al presidente onorario Gianni Morandi sulle note dell'inno del Bologna che lui stesso ha scritto con Dalla, Carboni e Mingardi; poi il lungo silenzio della Curva Bulgarelli, uno sciopero assurdo, in solidarietà con i 'colleghi' della Nocerina che hanno visto la loro squadra esclusa dal campionato dopo il 'derby-farsa' con la Salernitana. Un silenzio che non si è rotto neanche quando l'Udinese è andata in vantaggio su un generoso rigore segnato da Di Natale. La partita tra Bologna e Udinese, delicatissima per entrambe le squadre, è inevitabilmente finita sullo sfondo. Un match iniziato con i rossoblu addormentati, incapaci di reagire anche a un gol nato quasi per caso: palla a campanile appena dentro l'area; Pazienza ingenuo nel saltare in maniera scomposta su Lazzari; Calvarese generoso nel fischiare; Di Natale non sbaglia, palla all'angolino alla sinistra di Curci e partita avviata dove piace a Guidolin - anche se per vedere il secondo gol con il più classico dei contropiedi si dovrà superare il novantesimo e nuovi entrati, Maicosuel (assist) e Nico Lopez (gol). Udinese ordinata dietro. Bologna, anche quando i tifosi si sono riaccesi, con pochissime idee, palla lunga a cercare Rolando Bianchi che, le volte che arriva a prenderla, non trova nessuno ad accompagnarlo. Per la prima parata in serie A di Simone Scuffet - classe '96 che ha sostituito senza timori all'ultimo momento Brkic tra i pali - si dovrà arrivare al 33': una punizione di Diamanti sul primo palo bloccata senza problemi. La partita è sembrata poter cambiare a cavallo tra primo e secondo tempo, un crescendo in fondo mai esploso con Diamanti a cercare spazi, sbattersi, tirare, suggerire fino a che le forze hanno retto. Ne sono nate anche buone occasioni, un bel cross di Diamanti respinto sempre da Scuffet; una punizione finita di poco alta; un tiro, sempre di Alino deviato fuori di pochissimo. Ci ha provato anche Moscardelli (entrato per Garics a dar vita a quello che per buona parte del secondo tempo è stato un 3-4-3 con Diamanti e Bianchi, poi sostituito da Acquafresca). Poi Diamanti si è spento e la partita è scivolata. Prima un contropiede di Nico Lopez su cui Curci è stato bravo; poi, quello definitivo nel recupero che ha chiuso la partita interrompendo la striscia di pareggi di Ballardini e quella di sconfitte di Guidolin che allontana, insieme proprio al Bologna, la zona retrocessione.
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