Chiamatelo tabù o maledizione, di certo sbagliare cinque rigori su sei (quattro consecutivi) rappresenta un record di cui Vincenzo Italiano avrebbe fatto volentieri a meno. Perché questi continui errori dal dischetto sono costati alla Fiorentina punti importanti: non è un caso che al momento la squadra viola sia ottava e quindi fuori dalla zona Europa. Vincere ieri sera contro la Roma avrebbe significato fare un bel passo in avanti e avvicinarsi addirittura alle posizioni Champions, invece dopo il penalty fallito da Cristiano Biraghi sul 2-1 (parata di Svilar) i giallorossi sono riusciti a raddrizzare la partita e a pareggiare al 95' con LLorente.
Una mazzata per Italiano e i suoi ragazzi che comunque devono subito voltare pagina visto che già s'avvicina la partita di ritorno degli ottavi di Conference League, giovedì alle 18,45 allo stadio Franchi, contro il Maccabi Haifa.
L'andata, la scorsa settimana sul neutro di Budapest, è terminata 4-3 per la Fiorentina capace di siglare il gol della vittoria al 95' con Barak, ma è un risultato che non permette di abbassare la guardia. Anche perché i viola finora hanno spesso subito nei minuti finali. E poi devono risolvere al più presto il problema dei rigori, come ha rimarcato anche ieri sera il loro tecnico: numeri alla mano, la Fiorentina è la squadra che ne ha falliti di più in questo inizio anno nei cinque maggiori campionati europei, una classifica in cui precede Real Madrid e Verona (4 a testa). Tranne Nzola che ha fatto centro contro l'Udinese a metà gennaio, hanno sbagliato Bonaventura contro il Sassuolo, Ikoné contro il Napoli nella semifinale di Supercoppa, Nico Gonzalez contro Inter e Lazio e ieri Biraghi con la Roma.
Intanto già cresce l'attesa per la partita di giovedì e con essa le preoccupazioni legate a ragioni ovviamente extracalcistiche: s'annuncia un massiccio servizio d'ordine in città e attorno allo stadio e già sono stati annunciati alcuni provvedimenti come la chiusura dei parterre di tribuna e Maratona, il divieto di portare borse e zaini, l'obbligo di entrare al Franchi entro e non oltre le 18,15, mezz'ora prima del fischio d'inizio. Provvedimenti contestati dall'Associazione Tifosi Fiorentini con un comunicato: "Pur comprendendo la delicata situazione che una partita come quella contro una squadra di Israele determina, penalizzare qualcuno a scapito di altri non è esercizio di buon senso. Impedire a molti tifosi fiorentini di accedere allo stadio in tempo utile non tenendo conto degli impegni lavorativi e di vita non è rispettoso. Non bastava la chiusura dei settori più vicini al campo di gioco, occorreva pure obbligare tutti a entrare con 30 minuti di anticipo in una giornata feriale, senza oltretutto fornire una spiegazione plausibile. Chiediamo di rimuovere questa limitazione che pare essere inutile''.
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