Matteo Berrettini ci ha provato ancora una volta, ma Taylor Fritz resta ancora un ostacolo insuperabile per il tennista romano, che è stato battuto per la quinta volta in cinque scontri diretti. Stavolta è accaduto nei quarti di finale del Masters 1000 di Miami, dove Berrettini ha anche accarezzato l'idea di avere finalmente la meglio dopo essersi salvato da una sconfitta che al tie break del secondo set sembrava inevitabile. Sotto 6-3 nel gioco decisivo dopo aver perso la prima partita 7-5, l'italiano ha annullato una serie di match point del rivale imponendosi 9-7 e guadagnandosi l'accesso al terzo set, dove però il n.4 al mondo è riuscito ad avere la meglio.
"Il finale è stato un po' amaro per il risultato - ha commentato Berrettini -. Sono orgoglioso perché giocare una partita alla pari con un tennista del genere sul cemento non è scontato. Peccato perché la semifinale è stata a un paio di punti".
L'uscita del romano è seguita a quella, ieri, di Jasmine Paolini, annullando la presenza azzurra nel torneo in Florida. La toscana è stata battuta nettamente nei quarti di finale dalla numero uno al mondo, Aryna Sabalenka, ma può tornare a sorridere avendo cominciato a ritrovare la vena felice del 2024. E Miami ha dato buoni segnali anche a Berrettini, che ha sottolineato di aver giocato contro Fritz "una delle mie migliori partite di sempre su questa superficie. Non c'erano mai state le le condizioni ideali per giocare al meglio a Miami.
Per fortuna ci saranno altri tornei e altre occasioni". Berrettini è riuscito ad annullare sei match point al rivale nel secondo set, arrivando carico e positivo nel terzo per cercare di raggiungere la semifinale, ma Fritz è riuscito a non farsi travolgere e a chiudere il match in suo favore dopo due ore e 45 di gioco spettacolare. "Matteo ha alzato il suo livello e ha giocato molto bene nel terzo, quindi ho dovuto impegnarmi per impormi", ha commentato Fritz, che in semifinale affronterà il ceco Jakub Mensik.
L'altra semifinale maschile vedrà di fronte Novak Djokovic, diventato a 37 anni il più anziano giocatore a entrare tra i primi quattro a Miami, e il bulgaro Grigor Dimitrov. Il torneo femminile si deciderà con la finale tra Sabalenka e la statunitense Jessica Pegula, che ha dovuto lottare per tre set per avere la meglio della filippina Alex Eala, rivelazione del torneo, imponendosi 7-6, 5-7, 6-3. "Ho dato tutto quello che avevo, sono come una mummia - ha affermato Eala, entrata in campo con una coscia fasciata e che poi si è slogata una caviglia a metà del secondo set - ma non ho rimpianti. Per avere una settimana come questa, le stelle devono allinearsi e lo hanno fatto questa volta, e spero di poter continuare così: questo è il mio obiettivo ora, continuare così".
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