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Dalle lacrime di Fagioli allo choc ludopatia, campioni fragili

Dalle lacrime di Fagioli allo choc ludopatia, campioni fragili

Tonali: 'Quando raccontai la mia guarigione agli operai inglesi'

ROMA, 11 aprile 2025, 16:58

Redazione ANSA

ANSACheck
Una combo con Sandro Tonali e Nicolò Fagioli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una combo con Sandro Tonali e Nicolò Fagioli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ludopatia: all'improvviso, nell'era dell'on line, il calcio scopre che anche i suoi campioni sono fragili come tanti giovani, travolti da quella mania. Uno choc, anche se di calciatori amanti del gioco ce n'erano stati in passato. L'immagine emblematica é però quella di Nicolò Fagioli in lacrime, in panchina, durante un Sassuolo-Juventus del 16 aprile 2023. Il giocatore era stato sostituito dopo che un suo errore aveva favorito il gol degli avversari. E tutti pensarono che il pianto fosse per il dispiacere causato dall'errore.

Invece, confessò poi lui, "pensavo ai debiti" di gioco. Il suo nome e quelli di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo ora riemergono nell'inchiesta milanese su un giro di scommesse illegali, per fatti avvenuti tra il 2021 ed il 2023, insieme ad altri calciatori. A testimoniare quanto sia radicato il fenomeno della ludopatia in una generazione di calciatori.

"Ho sbagliato, ho pagato, ho lavorato per essere un uomo migliore - ha poi raccontato Tonali - Guarire é stata dura, un anno dallo psicologo quattro volte a settimana. Per sette mesi non ho toccato telefono e ipad, e senza social mi sono sentito più leggero". Una tappa del percorso di guarigione é rimasta nella memoria di Tonali: "Quando andai nella fabbrica inglese di tubi di un imprenditore italiano: aveva mille operai, l'80% giocava pesantemente e il giorno dopo la paga aveva già speso 1.200 delle sue 1.600 sterline. Mi guardavano come uno guarito, più che come uno famoso". Per Fagioli invece, "tutto era nato dalla noia e dal tempo libero".

Ad ottobre di due anni fa Tonali e Zaniolo avevano dovuto lasciare il ritiro della nazionale a Coverciano. Ai due era stato notificato un avviso di garanzia della procura di Torino, che indagava sulla vicenda in cui era coinvolto anche Fagioli e che poi ha passato le carte a Milano. L'accusa: essere entrati in un giro di scommesse illegali su piattaforme online. Per Tonali - reo di aver puntato anche sul Milan quando era in rossonero - la giustizia sportiva decise una sanzione di 18 mesi, 10 dei quali di squalifica in campo e otto di prescrizioni alternative, l'adesione a un piano terapeutico anti ludopatia e la disponibilità a 16 incontri 'in presenza' organizzati dalla Federcalcio in Italia. Fagioli patteggiò uno stop di 12 mesi, cinque dei quali commutati in attività utili ad uscire dal tunnel della ludopatia: partecipare a un piano terapeutico di 6 mesi e ad un ciclo di incontri pubblici tenuti tra gli altri da centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d'azzardo.

Prima dei due giovani azzurri, in passato in inchieste sulle scommesse era finito anche Gigi Buffon: alla vigilia del Mondiale 2006, che lo avrebbe visto portiere dell'Italia campione, era rimasto coinvolto in un caso sollevato dalla procura di Parma per chiarirne il coinvolgimento in alcune scommesse sportive, vicenda per la quale la sua posizione venne archiviata. Buffon, oggi capo delegazione della Nazionale italiana, assicurò poi di aver smesso di giocare. In un recente podcast ha detto: "La ludopatia dipende da quanto tempo dedichi a certe cose, non da quanto spendi...". 
   

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