"Non dobbiamo avere paura nel ricostruire la nostra casa. Questa volta partendo dalle fondamenta, non dal tetto. Oggi comincia una nuova storia". Parole dell'ex capitano della nazionale di rugby, poi assistente allenatore azzurro, Marzio Innocenti, 62enne medico chirurgo eletto oggi alla presidenza della federazione. C'è bisogno di una rivoluzione per cambiare uno sport che, a forza di brutte figure della Nazionale, l'ultima quella odierna con il Galles (7-48, 31/a sconfitta di fila nel 6 Nazioni), rischia di andare a fondo, in primis a livello di immagine, nonostante un bilancio florido e per il quale ora arriveranno anche i milioni garantiti dal fondo d'investimenti Cvc, entrato nel 6 Nazioni e che vorrebbe diventare partner anche della Lega Serie A di calcio. Innocenti giudica fallimentare il sistema delle Accademie, vagheggia un campionato italiano che diventi Super Lega e torni ad avere un ruolo di primo piano, con qualche stella in campo e senza retrocessioni stile Nba. Intanto c'è il rugby giocato e una Nazionale che colleziona sconfitte non più onorevoli. Non è solo il fatto di perdere, ma anche il modo in cui accade, perché oggi il Galles ha passeggiato all'Olimpico, segnando sette mete e con altre due annullate dal Tmo, mentre gli azzurri, specie nel primo tempo, sono sembrati assolutamente impotenti. E anche, e non è la prima volta, troppo fallosi, basti pensare che già al 6' capitan Bigi ha ricevuto il giallo dell'espulsione temporanea (dieci minuti) lasciando la squadra in 14. Poi è successo anche a Riccioni nella ripresa. L'Italia ha evitato lo zero dei punti segnati grazie a una meta di Ioane, al 10' st, trasformata da Garbisi, ma per il resto è stata notte fonda e l'ennesimo cucchiaio di legno si avvicina, è questione di giorni, perché giocando così è impensabile di poter vincere sabato prossimo in casa della Scozia. Quello sarà un giorno decisivo anche per il Galles, che se batterà la Francia avrà fatto il Grande Slam e si aggiudicherà il torneo senza dover attendere il recupero del match rinviato per Covid tra i Bleus e gli scozzesi. E pensare che qualcuno, prima dell'inizio del torneo, parlava di Dragoni in crisi dopo l'addio del mago delle panchine Warren Gatland. Forse uno così, che guiderà i British Lions nella tournee estiva in Sudafrica, servirebbe all'Italia ma nemmeno basterebbe, vista la situazione attuale. Non a caso oggi Smith a fine partita aveva le mani fra i capelli: finora non lo aveva mai fatto.
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