L'ex calciatore rumeno Adrian Mutu
ha perso la causa contro il Tribunale arbitrale sportivo per una
multa di 17 milioni inflittagli dal Chelsea per essere risultato
positivo all'anti-doping. Mutu aveva presentato ricorso alla
Corte di Strasburgo affermando che il Tribunale sportivo, e in
particolare due suoi membri, non erano stati imparziali. Secondo
il calciatore inoltre la multa, a causa del suo ammontare, aveva
violato numerosi suoi diritti, quello al rispetto della vita
privata e familiare, a non essere sottoposti a lavori forzati e
schiavitù, e infine quello del rispetto della proprietà privata.
Nella sentenza la Corte ha stabilito che il Tas deve essere
considerato 'indipendente e imparziale' e respinto le accuse di
parzialità verso due dei giudici. La Corte ha inoltre affermato
che le prove fornite da Mutu "non dimostrano l'esistenza di una
violazione del diritto al rispetto della vita privata e
familiare e a non essere sottoposti a lavori forzati e
schiavitù".
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