/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sacchi, 'Noi italiani non abbiamo tanto fair play'

Sacchi, 'Noi italiani non abbiamo tanto fair play'

Ex ct al premio Menarini: 'Conta solo vincere, dobbiamo crescere'

FIRENZE, 04 luglio 2023, 20:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non siamo un popolo che ha tanto fair play". Lo ha affermato Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e ct della Nazionale, al premio internazionale Fair Play Menarini di cui è ambasciatore. Secondo Sacchi, alla radice c'è un problema culturale: "Non siamo sulla strada giusta, in Italia gli insegnanti scolastici sono pochi e guadagnano poco. In Francia prendono 3 volte tanto, in Germania 4 volte, in Spagna il doppio... evidentemente non ci interessa essere acculturati".

L'ex ct ha partecipato ieri a un talk show a Firenze con Giancarlo Antognoni, Edwin Moses e Tommie Smith. "Io non sento mai parlare di merito - ha detto -. Il calcio deve essere emozioni, bellezza, e merito, in un Paese che purtroppo il merito non lo conosce, perchè pensa che la furbizia sia superiore al merito, e che le conoscenze valgano più della conoscenza. Non è così". A giudizio di Sacchi "oggi si sta muovendo qualche cosa, e mi auguro ancora di più, perché purtroppo conta solo vincere. Dobbiamo crescere".   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza