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Parigi-Roubaix, Cancellara cerca 4/o trionfo

Parigi-Roubaix, Cancellara cerca 4/o trionfo

Tra i favoriti anche Boonen, che ha gia' vinto 4 volte

ROMA, 12 aprile 2014, 18:57

Redazione ANSA

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Fabian Cancellara in azione nella 111/a Parigi-Roubaix il 7 aprile 2013 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabian Cancellara in azione nella 111/a Parigi-Roubaix il 7 aprile 2013 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabian Cancellara in azione nella 111/a Parigi-Roubaix il 7 aprile 2013 - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Si corre domenica la 112ma edizione della Parigi-Roubaix, la più affascinante e dura fra le grandi classiche di ciclismo, oltre sette ore di gara su un percorso di 257 km nel quale si alternano strade normali, sterrati spesso resi fangosi dalla pioggia e soprattutto il terribile pavé cioè il tratto sulle pietre (ben 28 settori, per un totale di oltre 51 km) che mette a durissima prova corridori e biciclette. Grande favorito è lo svizzero Fabian Cancellara, che punta a fare il poker dopo aver trionfato nelle edizioni del 2006, del 2010 e dell'anno scorso. Il ciclista svizzero sta attraversando un ottimo stato di forma ed è reduce dalla vittoria nel giro delle Fiandre. Troverà sulla sua strada un altro cliente fisso della Parigi-Roubauix, il belga Tom Boonen che questa corsa l'ha già vinta quattro volte (2005, 2008, 2009, 2012): una nuova vittoria porterebbe Boonen sul gradino più alto fra gli specialisti di questa classica del nord, insieme al belga Roger De Vlaeminck, vecchia gloria delle due ruote, che si aggiudicò la gara ben cinque volte negli anni '70. La Parigi-Roubaix, detta anche 'l'inferno del nord' per la sua durezza, è la gara con cui si sono misurati i più grandi campioni del passato, è una corsa di resistenza, dove prevalgono soprattutto le individualità; la selezione fra i corridori è durissima, tanto che la maggior parte delle vittorie è stata ottenuta in solitaria al termine di una fuga, e raramente allo sprint di gruppo. Qui vinse per distacco Fausto Coppi nel 1950 e l'anno prima il fratello Serse, anche se poi i giudici di gara dovettero riscrivere la classifica perché vari ciclisti si erano persi per strada, arrivando al traguardo dalla parte sbagliata.
    Un altro grande del ciclismo azzurro come Francesco Moser ha vinto tre volte di seguito la Parigi-Roubaix (1978-79-80), Felice Gimondi la vinse nel 1960 e Franco Ballerini nel 1995 e nel 1998. L'ultimo italiano giunto per primo al traguardo è stato Andrea Tafi nel 1999.
    Fra i possibili outsider dell'edizione 2014 ci sono Alexander Kristoff, vincitore della Milano-Sanremo, e l'italiano Luca Paolini suo compagno di squadra nella Katusha. Altro possibile pretendente alla vittoria finale è Niki Terpstra, terzo nel 2013, belga come Boonen e in forza anche lui all'Omega Pharma Quickstep. C'è molta attesa anche per lo slovacco Peter Sagan e l'olandese John Degenkolb, finora mai a loro agio con le durezze della Parigi-Roubaix, non a caso nota anche come 'l'inferno del nord'. Quest'anno, tanto per rendere le cose più facili, il percorso presenta un tratto di pavé in più rispetto al 2013.
    

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