Terminata la tre giorni in Albania il Giro d'Italia numero 108 riparte domani con la prima tappa italiana in Puglia, da Alberobello a Lecce. Sarà la prima occasione per i velocisti puri per mettersi in mostra e la maglia rosa in carica, Mads Pedersen, avrà chance di aggiungere altre tappe alle due già conquistate.
I tre giorni in Albania hanno già delineato quella che verosimilmente sarà una sfida a due tra appunto il leader Pedersen e Primoz Roglic, con lo sloveno a vestire i panni del favorito numero uno. Roglic è per distacco l'uomo di classifica uscito meglio dai tre giorni in Albania: non è in 'rosa', per ora ma ha preso vantaggio su Ayuso, Bernal, Carapaz, Tiberi. In attesa degli acuti degli italiani, c'è attesa per Wout van Aert anche se, il belga, come aveva detto lui stesso alla vigilia non è al top della condizione dopo il virus che lo ha colpito alla Amstel Gold Race e che ne ha compromesso la preparazione. È la stella del cast del Giro, ma adesso il Giro teme di vederlo andar via di schiena. Un giorno o l'altro. Ha cominciato a Tirana a modo suo, chiudendo secondo dietro Pedersen. Alla cronometro si è fatto dare 39 secondi da Tarling. Ieri a Valona è arrivato un quarto d'ora dopo. Non è al top e la sua frase di ieri, "Ho deciso di sopravvivere", è eloquente. Ma il Giro è lungo e nelle corse su strada di tre settimane può succedere tutto e il contrario di tutto. E già domani il belga potrebbe rimettersi in mostra.
Dopo la giornata di riposo di oggi per consentire lo spostamento della carovana rosa, domani il Giro riparte dalla Puglia da dove comincerà la sua risalita verso il Nord della penisola. Dai trulli al barocco salentino passando per altre famose location come Putignano (unico GPM all'inizio della tappa, 4/a categoria), Polignano a Mare (primo traguardo volante) e Ostuni (Km Red Bull). Un secondo traguardo volante sarà invece collocato a San Pancrazio Salentino. A Lecce si dovrà poi ripetere un circuito che passerà accanto allo stadio Via del Mare e troverà la sua conclusione a via Calasso.
Occasione per i velocisti puri, che hanno sofferto molto le alture del percorso in Albania.
Al Giro d'Italia si sperimenta il nuovo regolamento UCI entrato in vigore lo scorso 1 gennaio: i cartellini gialli comminati ai corridori per singole infrazioni che potrebbero portare addirittura all'esclusione dalla corsa stessa.
L'ammonizione è una reprimenda, un campanello dall'allarme a non tenere più quel comportamento. Il cartellino giallo invece è una sanzione ben precisa e si entra in diffida: ne bastano due per far estromettere il corridore dalla corsa in questione, senza possibilità di appello.
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