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Sci: Brignone è la regina, a 34 anni il trionfo in Coppa del mondo. 'Orgogliosa di me stessa'

Sci: Brignone è la regina, a 34 anni il trionfo in Coppa del mondo. 'Orgogliosa di me stessa'

L'azzurra a Sun Valley riceve il secondo globo di cristallo, 2025 da sogno per SuperFede

ROMA, 23 marzo 2025, 11:27

Redazione ANSA

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Brignone è la regina, a 34 anni trionfo in coppa mondo © ANSA/EPA

Brignone è la regina, a 34 anni trionfo in coppa mondo © ANSA/EPA

"Per tutta la stagione ero concentrata su me stessa. Oggi è stata una giornata stranissima, ma ero tranquilla e avrei provato a fare il massimo comunque, anche per prendermi la coppa di discesa, che è veramente speciale". Così Federica Brignone ai microfoni di Sky Sport dopo la matematica conquista della coppa del mondo di sci visto l'annullamento della discesa libera a Sun Valley. "Mi rende orgogliosa il lavoro che ho fatto in questi anni e ovviamente in questa stagione per migliorare i miei punti deboli in discesa, - ha proseguito l'azzurra - soprattutto sulla parte di scorrimento. E' una cosa davvero straordinaria".

 

Nella sua Valle d'Aosta le hanno dedicato una pista. Un omaggio alla regina della neve, perché Federica Brignone a 34 anni si prende la coppa del mondo di sci, la seconda della sua carriera straordinaria che la pone di diritto tra gli sportivi più grandi di sempre. La sciatrice italiana ha messo le mani sull'ambito trofeo a Sun Valley, sede delle Finals negli Stati Uniti, senza bisogno di gareggiare, come le era successo per il primo trionfo, nel 2020, alle Finals di Aare, che arrivò senza mettere gli sci ai piedi. Prima le fitte nevicate, poi il vento hanno messo in difficoltà gli organizzatori statunitensi, che hanno prima rinviato e poi annullato le libere femminile, e maschile, consegnando matematicamente all'italiana la coppa di cristallo generale e anche quella di specialità.


Niente da fare, quindi per l'elvetica Lara Gut Behrami, che peraltro aveva bisogno di un miracolo per strappare il trofeo principale alla valdostana, e nemmeno per Sofia Goggia, che nell'ultima gara avrebbe potuto sopravanzare l'amica-rivale per la coppa di libera. Gioisce anche lo svizzero Marco Odermatt, che senza faticare ha vinto a sua volta la coppa di discesa, completando un formidabile en plein: si era già aggiudicato la sua quarta consecutiva coppa generale oltre a quelle di gigante e superG.
Sono passati cinque anni, in mezzo pochi bassi e tanti altissimi, perché la campionessa figlia d'arte (sua mamma è l'ex sciatrice Ninna Quario sempre al suo fianco) tra medaglie olimpiche e mondiali, questo 2025 difficilmente potrà scordarlo.


Una stagione da record, dominata fino alle battute finali, arrivata a giocarsi il globo di cristallo con un vantaggio tale sulla rivale Gut-Berhami che le bastava il 14/o posto nella discesa di Sun Valley. Dal cancelletto di partenza in questa stagione di coppa, a Soelden, in Austria, Brignone ha subito messo in chiaro le cose: vittoria nello slalom gigante di apertura e poi altri trionfi sulle nevi austriache. Successo a Semmering e ancora l'inedito trionfo in discesa a Sankt Anton, per la vittoria numero 30 in carriera. A Cortina, su quella pista che il prossimo anno sarà palcoscenico olimpico, sale sul podio in discesa (terza) e va a vincere il Super G. Un altro squillo per la valdostana che naturalmente ora guarda proprio ai Giochi di casa da protagonista: al punto che è su di lei che scommettono in tanti per il ruolo di portabandiera, a coronamento di una carriera davvero da cifre irraggiungibili.


Quelle del 2025 sono da highlander: nella corsa alla coppa ci sono i due podi di Garmisch-Partenkirchen (trionfo in discesa con un centesimo di vantaggio su Sofia Goggia e chiudendo terza nel supergigante). Un'annata coronata anche dal titolo ai mondiali di Saalbach: a sorpresa l'oro non arriva nelle discipline veloci (ma c'è comunque l'argento in superg) ma nello slalom gigante. Brignone lo domina tra prima e seconda manche, con tutte le avversarie rimaste dietro. Un altro primato per la 'Tigre' e per l'Italia che a 28 anni dal successo di Deborah Compagnoni ha un'altra iridata in gigante. La cavalcata prosegue, finiti i mondiali, con la doppietta al Sestriere: due giorni di gare e altrettante vittorie per andare in fuga in classifica. E ancora il superg vinto a Kvitfjell, e il gigante ad Aare. Nella sua Val D'Aosta, a La Thuile applausi a scena aperta per la beniamina di casa: un bronzo e un altro trionfo in Super G davanti a una emozionatissima, in lacrime, mamma Ninna.
E la coppa è davvero a un passo, con la missione da portare, e ora portata, a termine sulla pista della Bald Mountain americana. Quattordici volte sul podio e dieci vittorie in stagione, solo Alberto Tomba ha fatto meglio finora (15 volte volte sul podio nel 1992 e 11 successi nel 1995. A Brignone - con 83 podi e 37 vittorie è la regina tra le donne - manca un soffio per eguagliare e superare l'ex campione bolognese ma potrà provarci domani nel SuperG.
La seconda coppa arriva a 34 anni: Federica matura e felice come non mai sugli sci e stavolta a differenza della prima non le sarà spedita per posta (allora causa covid fu così) ma potrà coccolarsela tra le mani. "Essere così in forma alla mia età è motivo di soddisfazione, tanti ci provano non tutti ci riescono" ha ripetuto più volte la Tigre di La Salle che fa grande l'Italia della neve, Super Fede è stata l'unica ad aver conquistato la Coppa del mondo generale: e adesso il bis, che sa di impresa. E non a caso a Courmayeur si può sciare, per chi può, sulla pista 'Brignone'. 


   

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