Giorno dopo giorno. Anzi, per usare le sue stesse parole: "Step by step". Un passo per volta, senza bruciare le tappe.
Federica Brignone comincia oggi a Torino il suo percorso riabilitativo dopo il terribile incidente ai Campionati Assoluti, carica e motivata come sempre, ma con tutta la cautela che il suo infortunio richiede. "Sono super positiva", il suo stato d'animo dopo l'annuncio ufficiale dell'inizio della fisioterapia in seguito all'operazione per la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra. "Iniziamo ad impostare il lavoro - rivela Brignone, collegata da casa per il Media Day Fisi di fine stagione -, ho già fatto qualche esercizio e miglioro ogni giorno un pochettino. Non pretendo di non avere dolore ma pensavo molto peggio".
Appare sorridente la 'Tigre': nei suoi occhi non traspare alcun contraccolpo psicologico, nonostante il destino beffardo di dover passare in appena una manciata di giorni dal sogno della conquista della sua seconda Coppa di Cristallo (unica donna azzurra riuscita nell'impresa) all'incubo di vedere dal divano le Olimpiadi di Milano-Cortina. Brignone è lucida e resta calibrata con del sano realismo: "Devo lavorare step by step, star meglio il prima possibile e guarire, pensare di tornare a camminare. Non è bello quanto successo ma è successo, è inutile pensare negativamente. Il pensiero delle Olimpiadi c'è ma è lontano, sono focalizzata su altro ora. Prima di 4/5 mesi non si parla di tornare sugli sci, è impossibile. I tempi di recupero non li so io, non li sanno i medici. A 45 giorni avremo una Tac di controllo e vedremo dopo cosa fare. Prima dobbiamo pensare alla parte ossea, poi al resto. Opererò anche il legamento? Dobbiamo aspettare la Tac perché, anche in caso, non lo possiamo certo attaccare ad una tibia rotta".
Brignone, che non ha ancora rivisto - e né rivedrà - il video dell'infortunio, negli ultimi giorni si è rilassata in Val d'Aosta godendosi tanto sport in tv e ricevendo a casa la visita di tanti amici. Persino il ministro dello Sport Andrea Abodi, passato a trovarla nella giornata di domenica. "Ieri mi ha fatto una visita personale per un saluto e per darmi un messaggio di incoraggiamento e vicinanza per questa mia nuova sfida. Mi ha fatto molto piacere". Una mano gliela tende anche la storica rivale, Sofia Goggia. "Ci siamo sentite subito quel giorno in cui si è fatta male, avevo chiamato il dottore della federazione che era ai campionati italiani per chiedere informazioni su di lei. Erano insieme all'ospedale di Trento, quindi me l'ha passata. Io poi l'ho anche ribadito in un messaggio che mi piacerebbe poterci essere".
Dall'alto di sette operazioni subite in carriera, Goggia è convinta che Brignone potrà essere al cancelletto dei Giochi. "Federica avrà fatto le scelte migliori per un percorso riabilitativo che sarà sicuramente al top. A mio parere il suo infortunio è molto grave, però se riuscisse a guarire bene e a mettere gli sci a dicembre avrebbe tutto il tempo per preparare al top le Olimpiadi''. Antagoniste in pista, unite dalla sfortuna.
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