"Il caso di Sinner era lontano un milione di miglia dal doping. Dalla documentazione scientifica che abbiamo ricevuto emergeva come questo non fosse un caso di doping intenzionale, nemmeno in micro-dosaggi". Ad affermarlo é Ross Wenzel, General Counsel dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada), come riporta la Bbc.
Wenzel ha respinto qualsiasi ipotesi di trattamento speciale riservato al numero 1 del mondo e ha affermato che i termini della squalifica, che secondo alcuni avrà scarso effetto sulla classifica di Sinner, erano appropriati per il caso e non sono stati decisi tenendo conto del calendario.
La sospensione di Sinner è iniziata il 9 febbraio e durerà fino al 4 maggio, il che gli permetterà di giocare l'Open di Francia, il prossimo Grande Slam, che inizierà il 25 maggio.
Wenzel ha aggiunto: "La Wada ha ricevuto messaggi da coloro che ritengono che la sanzione sia stata troppo elevata. Se alcuni affermano che è ingiusta nei confronti dell'atleta e altri che non è sufficiente, forse significa che, sebbene non piacerà a tutti, magari è quella giusta. Quando esaminiamo questi casi, cerchiamo di analizzarli dal punto di vista tecnico e operativo, e non lo facciamo con la paura di ciò che diranno l'opinione pubblica, i politici o chiunque altro".
"Le sanzioni che imponiamo sono cieche al calendario" ha aggiunto. La Wada ha introdotto la possibilità di un patteggiamento nel gennaio del 20121. Da allora, "ho controllato e posso sbagliarmi di uno e due casi - ha precisato Wnzel - ne ho contati 67".
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