La Cina ha rinnovato le sue "serie
preoccupazioni" sulla decisione del presidente americano Donald
Trump di imporre ulteriori tariffe sulle importazioni di beni
made in China. Il vicepremier He Lifeng, a capo del corposo
dossier commerciale, dalla Cina, ha avuto oggi un colloquio
telefonico con il segretario del Tesoro americano Scott Bessent,
lamentando gli effetti delle recenti "misure restrittive, come
l'aumento delle tariffe", ha riferito il network statale Cctv.
"Le due parti hanno scambiato opinioni approfondite su
importanti questioni economiche bilaterali in merito
all'attuazione del consenso raggiunto dai capi di Stato".
Trump ha imposto all'inizio di febbraio dazi doganali
aggiuntivi del 10% su tutti i prodotti importati dalla Cina e ha
minacciato ulteriori mosse, suggerendo pure che un accordo
commerciale con Pechino è "possibile".
"Entrambe le parti hanno riconosciuto l'importanza delle
relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti e
hanno concordato di continuare a comunicare su questioni di
reciproco interesse", ha proseguito la Cctv, secondo cui il
colloquio è avvenuto su richiesta di Bessent.
In merito ai giudizi di Trump su accordo commerciale definito
"possibile", il ministero degli Esteri cinese ha commentato
giovedì che i due Paesi "dovrebbero risolvere le loro
preoccupazioni attraverso il dialogo e la consultazione basati
sull'uguaglianza e sul rispetto reciproco".
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