L'amministrazione Trump ha
messo in congedo i giornalisti di Voice of America (Voa) e di
altre emittenti finanziate dagli Stati Uniti, congelando
bruscamente media decennali considerati da tempo fondamentali
per contrastare le offensive informative russe e cinesi.
Centinaia di dipendenti di Voa, Radio Free Asia, Radio Free
Europe e altre emittenti hanno ricevuto un'e-mail nel fine
settimana in cui si dice che saranno banditi dai loro uffici e
dovranno consegnare i pass stampa e le attrezzature fornite
dall'ufficio.
Trump, che ha già smantellato l'agenzia per gli aiuti
internazionali (Usaid) e il dipartimento dell'istruzione, ha
emesso un ordine esecutivo che elenca l'Agenzia statunitense per
i media globali tra gli "elementi della burocrazia federale che
il presidente ha valutato non necessari".
La Casa Bianca ha affermato che i tagli garantiranno che "i
contribuenti non saranno più responsabili della propaganda
radicale", segnando un drammatico cambiamento di tono verso le
reti create per estendere l'influenza degli Stati Uniti
all'estero. Harrison Fields, portavoce della Casa Bianca, ha
scritto "arrivederci" su X in 20 lingue, una frecciata alla
copertura multilingue delle testate giornalistiche.
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