A quasi 4 anni dalla tragedia del
Mottarone, in cui morirono 14 persone, e a poco più di 5 mesi da
quando il gup di Verbania Rosa Maria Fornelli ha restituito il
fascicolo alla procuratrice Olimpia Bossi e alla pm Laura
Carrera, la procura di Verbania ha nuovamente chiuso l'inchiesta
e notificato il secondo avviso di conclusione indagini a cinque
indagati. Chiesta l'archiviazione per Anton Seeber, presidente
del Cda di Leitner, per cui la procura di Verbania già
all'udienza preliminare dello scorso anno aveva chiesto il
proscioglimento per mancanza di elementi. Stralciate le
posizioni delle società Ferrovie del Mottarone e Leitner.
Destinatari dell'avviso di conclusione indagini sono il
titolare di Ferrovie del Mottarone Luigi Nerini, il direttore
d'esercizio Enrico Perocchio, il caposervizio Gabriele Tadini,
che fin dalle prime ore ha ammesso l'apposizione dei forchettoni
che impedirono il funzionamento dei freni di emergenza, Martin
Leitner, consigliere delegato di Leitner, e Peter Rabanser,
responsabile del Customer Service.
I reati ipotizzati sono, a vario titolo, attentato alla
sicurezza dei trasporti, disastro colposo, omicidio colposo,
lesioni colpose e, solo nei confronti di Tadini e Perocchio,
anche falso. Esclusa l'ipotesi di reato di rimozione od
omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro,
formulata nella prima conclusione indagini del 2023.
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